L'attacco di Sydney è stato "motivato dall'ideologia dello Stato Islamico"

Il Primo Ministro australiano Anthony Albanese ha dichiarato martedì che gli autori dell'attacco su una spiaggia di Sydney, che ha causato almeno 16 morti e 42 feriti, erano probabilmente "motivati ​​dall'ideologia" del gruppo jihadista "Stato Islamico". Domenica sera, padre e figlio hanno aperto il fuoco almeno 40 volte nell'arco di circa dieci minuti, uccidendo almeno 15 persone e ferendone più di 40. Le autorità hanno descritto l'attacco come antisemita, ma in precedenza avevano fornito pochi dettagli sulle motivazioni degli aggressori.

Martedì, Albanese ha fornito le prime indicazioni che suggerivano che i due uomini si fossero radicalizzati prima dell'attacco. "Sembrerebbe che ciò sia stato motivato dall'ideologia dello Stato Islamico" (ISIS), ha dichiarato il Primo Ministro all'emittente nazionale ABC.

Il veicolo trovato vicino a Bondi Beach era intestato al figlio e conteneva "due bandiere dello Stato Islamico fatte a mano" e ordigni esplosivi improvvisati, ha dichiarato martedì il Commissario di Polizia del Nuovo Galles del Sud, Mal Lanyon.

Il gruppo jihadista dello Stato Islamico controllava vasti territori in Iraq e Siria prima di essere sconfitto nel 2019, ma ha ancora cellule dormienti di combattenti nel paese. Lanyon ha affermato che la polizia stava indagando su un viaggio nelle Filippine intrapreso da padre e figlio un mese prima dell'incidente.

"I motivi per cui si sono recati nelle Filippine, lo scopo del viaggio e i luoghi visitati sono attualmente oggetto di indagine." La parte meridionale dell'arcipelago, in particolare, ospita focolai estremisti, alcuni dei quali sono stati collegati ad attacchi jihadisti.

Le autorità australiane si trovano ad affrontare crescenti interrogativi sulla possibilità di prevenire un simile attacco. Secondo Anthony Albanese, l'aggressore più giovane, il 24enne Naveed A., è stato fermato dall'intelligence australiana nel 2019, ma all'epoca non sembrava rappresentare una minaccia immediata.

"Due delle persone a lui vicine sono state incriminate e sono finite in prigione, ma all'epoca non era considerato un potenziale sospettato". Il giorno dell'attacco, l'uomo ha detto alla madre che sarebbe andato in città a pescare, secondo quanto riportato dai media. Le autorità ritengono che in realtà si sia barricato in un appartamento in affitto con il padre per prepararsi all'attacco. Armati di fucili, hanno crivellato di colpi la folla presente in spiaggia per dieci minuti prima che la polizia sparasse e uccidesse il padre cinquantenne. Il figlio, arrestato dalla polizia e gravemente ferito, si trova in coma in ospedale sotto scorta.