Tragedia nei cieli di Washington: un aereo passeggeri American Eagle, operato da American Airlines, è precipitato nel fiume Potomac dopo essersi scontrato con un elicottero militare Black Hawk. Lo schianto è avvenuto alle 21 ora locale (le 3 del mattino in Italia) durante la fase di atterraggio all'aeroporto Ronald Reagan.
L’impatto ha coinvolto il volo AA5342 partito da Wichita, Kansas, con 60 passeggeri e 4 membri dell’equipaggio a bordo. Sull’elicottero militare, impegnato in un volo d’addestramento, si trovavano 3 soldati. Al momento, sono stati recuperati 18 corpi senza vita, mentre altre quattro persone sono state salvate dalle acque gelide del Potomac. Tuttavia, si teme che il bilancio delle vittime possa essere ben più grave, dato che decine di persone risultano ancora disperse.
Pattinatori tra le vittime
La US Figure Skating ha confermato che diversi atleti, allenatori e familiari erano a bordo dell’aereo, di ritorno dal National Development Camp di pattinaggio artistico tenutosi a Wichita. Tra loro, i celebri ex campioni del mondo russi Evgenia Shishkova e Vadim Naumov, noti allenatori di giovani pattinatori negli Stati Uniti. Si teme che anche il loro figlio Maxim, promettente atleta, fosse a bordo.
Le accuse contro Trump e la gestione della sicurezza
Subito dopo l’incidente, sui social e nelle dichiarazioni di alcuni esponenti del Congresso Democratico sono emerse dure critiche contro l’ex presidente Donald Trump, accusato di aver ridotto i fondi all’Agenzia Federale dei Trasporti (FAA). Tali tagli, decisi negli anni scorsi, avrebbero indebolito la sicurezza nei cieli e il controllo del traffico aereo in zone ad alto rischio come quella di Washington D.C., caratterizzata da un traffico intenso di velivoli civili e militari.
Nonostante la visibilità fosse buona al momento dello schianto, dalla registrazione delle comunicazioni della torre di controllo si sente un tentativo fallito di avvertire l'elicottero: "Path 25, avete il jet in vista?". L'ex presidente Trump ha commentato su Truth, il suo social, attribuendo la responsabilità alla gestione del controllo del traffico aereo: "L'aereo era su una linea di avvicinamento perfetta e di routine. Perché l'elicottero non ha deviato? Perché la torre di controllo non ha dato istruzioni più chiare?".
Le autorità dell’aviazione civile, intanto, hanno escluso l'ipotesi di un attacco terroristico, ma è stata avviata un'indagine approfondita per chiarire le cause dello scontro. Il Ronald Reagan Airport rimane chiuso, con decolli e atterraggi sospesi fino a nuovo ordine.
La memoria di un disastro passato
La tragedia del Potomac riporta alla mente un altro disastro aereo avvenuto il 13 gennaio 1982, quando un volo Air Florida si schiantò contro un ponte durante il decollo, causando 78 vittime. Anche allora era gennaio, e anche allora le acque gelide del fiume divennero teatro di un dramma.
Mentre le operazioni di recupero continuano, la comunità del pattinaggio internazionale e numerose famiglie attendono risposte e, soprattutto, giustizia per le vittime di questa drammatica collisione nei cieli di Washington.