Il sistema di asilo in Svizzera non funziona ed è “completamente fuori controllo”. Ne è convinta la Lega dei Ticinesi che chiede di fare luce sui costi complessivi dell’asilo in Ticino. “Il sistema in Svizzera è completamente fuori controllo. In un cantone come il nostro, dove la popolazione locale soffre l’erosione del potere d’acquisto, è semplicemente inaccettabile che si spendano oltre 120 milioni di franchi l’anno per i richiedenti asilo” scrive il movimento di via Monte Boglia in un comunicato stampa in cui denuncia “l’insostenibile costo dell’asilo a carico del Ticino”.
Mentre la Confederazione introduce nuove regole di finanziamento per trasferire ai Cantoni maggiori oneri finanziari relativi all’asilo, “il Ticino continua a subire. Solo nel 2024, il nostro Cantone sarà costretto a destinare una fetta sempre più ampia del bilancio pubblico alla gestione dell’asilo e dell’integrazione, sottraendo risorse preziose ai cittadini”. E tutto questo “per un sistema che non funziona, non protegge la popolazione locale e spesso finisce per finanziare abusi". Invece di investire in una vera integrazione o in progetti utili alla comunità, “questi fondi vengono dispersi in un caos amministrativo che arricchisce burocrazia e strutture inefficienti”.
La Lega si chiede dove sono i soldi per i ticinesi in difficoltà, per gli anziani, per le famiglie che non arrivano a fine mese e per i giovani che faticano a trovare un futuro. “La verità è che, ancora una volta, i ticinesi vengono messi in secondo piano. Ogni franco speso per il caos asilo è un franco tolto alle nostre scuole, alla sanità pubblica e alle infrastrutture necessarie”.
Per la Lega è quindi urgente fare luce sui costi complessivi dell’asilo e pretendere trasparenza dalla Confederazione. “Non è possibile accettare che un sistema insostenibile venga mantenuto a spese dei cittadini”. I Governi federali e cantonali "devono agire per ridurre drasticamente i costi dell’asilo - introducendo un tetto massimo alle spese -, per priorizzare le esigenze dei cittadini svizzeri e ticinesi - ridistribuendo i fondi verso settori essenziali -. e per espellere chi non ha diritto di rimanere, applicando in modo rigoroso le leggi. I ticinesi meritano risposte, non ulteriori sacrifici”.