Sport, 11 febbraio 2025

“HCAP vicino al traguardo. HCL, bene con Krupp ma...”

Hockey: il nostro esperto Roberto Mazzetti analizza il massimo campionato

LUGANO - Roberto Mazzetti: siamo alla solita (e forse inopportuna) pausa della Nazionale. Ma si può? In piena bagarre play-in e playoff?
Purtroppo, non ha senso ma le regole imposte dalla Federazione Internazionale, proposte dalle stesse nazioni aderenti, vanno rispettate. In tutta Europa succede la stessa cosa ma le varie defezioni, casuali o no, danno chiaramente adito a qualche dubbio. Per il Lugano, visto la quantità di giocatori convocati nelle diverse rappresentative, non sarà facile lavorare in questo periodo, sperando che i giocatori al rientro siano nel pieno possesso di tutte le loro energie. 



Che ne pensa della promozione di Cadieux e Gianinazzi ad assistenti di Fischer (seppur solo per questa occasione)?
La politica di sviluppo e di collaborazione con allenatori autoctoni la trovo molto positiva, anche Luca Cereda in passato ne ha approfittato, ma chiaramente la scelta di due tecnici appena esonerati pone qualche domanda. Apprezzabile ed encomiabile dal punto di vista umano nei confronti dei due, anche in vista di prospettive future, ma poco deontologico nei confronti dei giocatori - tra i quali in modo particolare quelli bianconeri - che si trovano ad espletare la loro professioni in una situazione tutt’altro che serena. Altro aspetto negativo è il fatto che nessuno della federazione, orfana del suo presidente, sia in grado di gestire simile problematiche!


Veniamo al campionato: Losanna, Zurigo, Zugo, Davos e Berna sono ormai qualificate direttamente per i playoff. Resta da decidere la sesta piazza fra Friborgo e Kloten. Che ne pensa?
È un campionato dove ogni squadra può avere il sopravvento sulle altre contendenti, ma che dimostra ancora che chi investe e programma si trova nella parte alta della classifica. Le prime 5 squadre sono nettamente superiori. Il Friborgo con il cambio d’allenatore ha ripreso energia e penso che possa raggiungere direttamente i playoff mentre per il Kloten potrebbero presentarsi delle difficoltà, anche se sinora hanno disputato un torneo al di là delle aspettative.


Qual è stata sinora la squadra migliore?
In un torneo a fasi alterne v’è stato il predominio dell’una o dell’altra squadra, ma penso che il Losanna proponga sempre un gioco interessante e attrattivo. Lo Zurigo sempre sornione nell’approfittare dei momenti più consoni per far punti e con una classifica che non riesce ad essere compatta ed a proseguire in modo leggibile, vista la differenza nelle partite giocate tra le varie contendenti. Chiaramente le maggiori delusioni sono il Ginevra e il Lugano.


Capitolo calendario: un autentico rompicapo. È normale che il Lugano giochi due volte a Ginevra in 10 giorni nel rush finale? E di esempi ce ne sarebbero altri.
Il calendario l’hanno accettato i vari responsabili dei club, dunque trascurando il lato sportivo e di sovraccarico per i giocatori, hanno guardato essenzialmente i loro interessi. Il Ginevra ha avuto problemi con l’infrastruttura all’inizio della stagione e dunque ha dovuto assestare il calendario e logicamente potrà trarne beneficio. Chiaramente i bianconeri hanno avuto il vantaggio d’effettuare i primi due incontri con i ginevrini in casa, anche se hanno raccolto solo 3 punti.


HCAP: sinora non è andata male. Unica osservazione: in questo momento il trio delle meraviglie funziona (Kubalik, Maillet e DiDomenico). Ma può bastare poi per andare avanti?
I biancoblù stanno rispondendo alle sollecitazioni del loro staff tecnico e dei loro tifosi e danno enormi soddisfazioni al loro presidente. Chiaramente la prima linea sta rispondendo alle aspettative, specialmente di Paolo Duca, è lui l’artefice di questa bel trio e ne sta raccogliendo i frutti, sperando che DiDomenico riesca a giocare con una maggior continuità e non prenda penalità alquanto discutibili.
Ma non dobbiamo dimenticare anche gli altri, incominciando dai portieri, e sono tre (con Fadani che fa la sua parte), e da DeLuca e Landry, senza tralasciare i senatori.


Juvonen si è ritrovato, una bella notizia… 
Non è mai facile specialmente nel doppio ruolo di straniero e portiere; Janne da gran sportivo che è l’ha anche ammesso ma al momento opportuno è riuscito a... resuscitare e a portare i punti sperati.


Capitolo HCL: con Krupp sembra una altra squadra (partite di Zugo e Langnau a parte).
Sì, con un gioco organizzato e semplice è riuscito parzialmente a raddrizzare la baracca, anche se cucini con le vivande che hai e miracoli non puoi farne. Ha riequilibrato le linee, fatto questo preponderante in una squadra, riorganizzato meglio il gioco difensivo, specialmente davanti alla propria porta, anche se ogni tanto ci si perde, e razionalizzato efficacemente l’uscita dalla zona e il gioco offensivo. Questo è quanto si vede sul ghiaccio, ma chiaramente ha svolto, con l’apporto dei suoi assistenti Flavien Conne e Paolo Morini, un enorme lavoro mentale facendo rinascere diversi attori che prima erano solo delle semplici comparse. I due assistenti? Penso che stiano dando il giusto apporto ad Uwe: Flavien come responsabile degli attaccanti e Paolo, fratello gemello di Giovanni... caso più unico che raro nel modo hockeystico, per il reparto difensivo. Mi sembra ancora un po’ latitante il gioco fisico, specialmente nelle partite che contano (se pensiamo che hanno battuto il secondo in classifica con nemmeno un minuto di penalità ma perso dai tigrotti con sole tre penalità).


Che idea si è fatto del Lugano? Ennesima rivoluzione fallita?
L’HCL 2024/2025 era un fallimento già prima d’iniziare. Una squadra squilibrata e con degli stranieri non all’altezza delle ambizioni della società e con un parco giocatori limitato, specialmente di qualità a livello di giocatori svizzeri. Considerando poi i vari infortuni e il mancato sostegno, sia tecnico che strutturale a Gianinazzi, era abbastanza evidente dove si potesse finire. Ma dal lato sportivo la speranza è l’ultima a morire e auspico, specialmente per il gran numero d’appassionati, che le ultime partite possano permettere ai bianconeri di raggiungere un traguardo non troppo traumatizzante. Ma il problema non è terminare la stagione: i giochi per la prossima sono infatti già iniziati, e si è di nuovo perso il treno. I migliori, specialmente svizzeri, sono già accasati; e poi vi sono altri innumerevoli problemi da risolvere ma alla Corner Arena si dorme placidamente sugli allori ...


Molti giocatori, come si è detto prima, hanno beneficiato del cambio in panchina. Ci viene il sospetto che non volevano più Gianinazzi.
Una parte del parco giocatori possiede delle qualità parzialmente espresse nell’era Gianinazzi. All’inizionon avevano incominciato male, poi il giocattolo s’è rotto e qualcuno ha incominciato a fare i capricci. Ma qui doveva intervenire chi di dovere e lavare i panni in casa propria; non sono le dichiarazioni alla stampa del capitano che possono ribaltare la situazione: ennesima dimostrazione che i condottieri non sono stati in grado di gestire una situazione che di per sé era complicata fin dall’inizio, vista la giovane età dell’allenatore. Chiaramente ci si può porre la domanda: con quale professionalità abbiano svolto il loro dovere alcuni giocatori e qui parliamo di persone con gli attributi, di uomini che bisogna conoscere al momento della firma dei contratti... Questo a Lugano manca da un qualche anno a questa parte perché non ci sono persone all’altezza di prendere decisioni.

M.A.

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