Sport, 07 aprile 2025

La vetta scappa e il Lugano si ferma, ma… chi la capisce la VAR?

I bianconeri con la sconfitta di Basilea scivolano a -7 dal primo posto e i sogni di gloria sembrano svanire. Ma l’intervento di Ajeti su Grgic nel primo tempo poteva davvero cambiare la partita

BASILEA – Il Lugano ora si trova a -7 dalla vetta del campionato, a causa di un 2025 davvero complicato – diventato irto e difficile specialmente dopo l’addio a sorpresa di Carlo Da Silva, sarà un caso? – fatto di tante sconfitte, di troppi gol presi, di poche vittorie, di pochissimi punti e di una concretezza offensiva che sembrerebbe essersi fermata all’anno solare passato. Il Lugano, a dirla tutta, col +4 sul settimo posto non è ancora sicuro di partecipare al Champions Round, ma guardando la classifica le possibilità di dare la caccia a un posto nelle prossime coppe europee resta ancora alla portata. 

 
 
Il Lugano, che aveva chiuso il 2024 in vetta al nostro campionato, non è certo la squadra più forte della Super League – e questo l’avevamo detto anche quando le cose funzionavano perfettamente, quando la squadra sembrava seguire uno spartito unico e le vittorie e le ottime prestazioni si succedevano a ritmo sostenuto – e i tanti infortuni, alla fine, hanno minato le certezze della squadra di Mattia Croci-Torti, così come le energie fisiche e mentali. La controprova la si è avuta ieri al St. Jakob Park, dove i bianconeri hanno anche disputato una buona partita, risultando propositivi e volenterosi, ma ancora una volta la differenza l’hanno fatta i dettagli: il Basilea ha sfruttato gli errori dei singoli – di Saipi sull’1-0 e di Marques in occasione del raddoppio – mentre i ticinesi non sono mai riusciti a far breccia dalle parti di Hitz.
 
 
È altrettanto chiaro che la sfida di ieri avrebbe potuto prendere un’altra piega se al VAR avessero richiamato l’arbitro Von Mandach sull’entrataccia di Ajeti su Grgic. Se già era incomprensibile che lo stesso arbitro non si fosse accorto della pericolosità dell’intervento del renano, risulta inconcepibile il mancato intervento della tecnologia, visto il piede a martello e l’altezza dei tacchetti finiti in pieno sul ginocchio del centrocampista luganese. Non ci sarà stato il movimento ad affondare verso l’avversario, è vero, ma l’intervento era e resta estremamente pericoloso: in epoca VAR, non intervenire in occasione di certi interventi è inaccettabile. Il Lugano ha perso per questo? Difficile da dire, probabilmente no. Il Lugano ha perso a Basile anche per questo mancato rosso? Ecco, qui la risposta potrebbe essere quasi sicuramente affermativa. E questo non va bene, per la regolarità del campionato.

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