MILANO (Italia) – Un 50enne marocchino è stato arrestato in provincia di Milano con l’accusa di aver ucciso la moglie. Le forze dell’ordine sono intervenute dopo la chiamata d’emergenza fatta dalla figlia di 10 anni: al telefono aveva detto che il padre stava ammazzando la madre. Nell’appartamento è stato poi ritrovato il corpo della 43enne, morta, con diverse ferite da taglio. L’uomo è stato poi condotto in carcere con l’accusa di omicidio aggravato che avrebbe confessato mentre veniva arrestato: “L’ho ammazzata, l’ho ammazzata”.
La bambina è rimasta illesa ed è stata affidata ad un parente: all’arrivo delle forze dell’ordine la piccola stava uscendo dal palazzo inseguita dal padre, visibilmente fuori di sé e ubriaco.
Stando alla prima ricostruzione degli inquirenti, la 43enne è stata uccisa mentre si apprestava ad andare a dormire ed era già in pigiama: il suo corpo è stato ritrovato in camera da letto, vicino al materasso, a terra. È stato ritrovato anche il coltello con cui l’uomo avrebbe inferto diverse coltellate.
L’uomo, stando alle testimonianze dei vicini, era molesto perché beveva molto. La 43enne aveva denunciato l’uomo per maltrattamenti nel 2022, quando la figlia aveva 7 anni, ma poi aveva rinunciato a essere messa in protezione con la bambina. Non risultando altri episodi di violenza negli ultimi anni, al procedimento penale non era stato dato seguito.
Anche la vicina aveva denunciato il marocchino. “Mi aveva imbrattato la porta e il muro sulle scale col sangue. Si era tagliato i piedi, se l’era presa un po’ con tutti, poi con me, una donna sola. Quando ha cominciato a puntare me, aspettava che arrivassi con la macchina e poi cominciava a gridare. Ho incrociato poi madre e figlia un paio di volte e sabato sera, quando sono arrivati i carabinieri per cercare la bambina, chiedendo in quale appartamento fosse, lui ha cominciato a battere sul muro che divide le due abitazioni e poi ha bussato alla mia porta”.