LUGANO – Un pareggio che limita i danni. Un pareggio che sa di Europa. Un pareggio che lascia ancora aperta la porta per disputare l’Europa League, se non la Conference League. L’1-1 conquistato ieri dal Lugano contro l’YB ha permesso ai bianconeri di ottenere un posto nelle prossime coppe europee, evitando così una beffa atroce, dopo l’entusiasmante cammino della truppa di Mattia Croci-Torti nella prima parte di campionato. Da gennaio in poi, invece, il Lugano è andato in difficoltà, ha iniziato ad annaspare nelle acque via via sempre più torbide di una stagione condizionata dalle premature eliminazioni in Coppa Svizzera e in Conference League e da un successo, in Super League, diventato sempre più difficile da ottenere.
L’ennesimo pareggio in campionato, condizionato dall’ennesima dormita difensiva, è stata anche l’occasione per i tifosi bianconeri di salutare Macek, Valenzuela, Aliseda, Babic, Arigoni e Przybylko che dalla prossima stagione non vestiranno più la maglia dei ticinesi. Una stagione che potrebbe prevedere, ancora una volta, un triplo impegno. Già potrebbe… perché il Lugano in questo momento è qualificato per il 2° turno preliminare di Conference League e quindi la sua presenza nella fase a campionato della terza competizione europea è tutt’altro che assicurata. Ma…. C’è un “ma” grande come una casa: i bianconeri, potrebbero ancora sperare in un posto in Europa League.
Già, perché in caso di vittoria nella finale di Coppa Svizzera da parte del Basilea, ecco che Bottani e compagni si ritroverebbero a disputare il 2° turno preliminare di Europa League, il che avvicinerebbe di molto il Lugano a una presenza europea nei giovedì da settembre in poi. Non resta che aspettare e sperare…