NEW YORK (USA) – Il primo Mondiale per Club è andato agli archivi. A vincere è stato il Chelsea che, a sorpresa, ha stritolato la squadra che al momento è la più forte al mondo: il PSG campione di Francia, della Coppa di Francia e soprattutto della Champions League. Ieri sera a New York non c’è stata partita, anche grazie alla prestazione da fenomeno di Cole Palmer: il numero 10 del Chelsea con una doppietta in fotocopia e con l’assist per Joao Pedro – che impatto che ha avuto l’ex Fluminense nell’attacco dei Blues, ndr – si è preso lo scettro di migliore in campo e ha regalato ai suoi il titolo.
Il 3-0 del MetLife Stadium è stato caratterizzato dal predominio del Chelsea e dall’impalpabilità di un PSG tornato per una sera a essere quello che fino a gennaio aveva stentato in Champions League, dallo show prima del match e durante la pausa – in pieno stile americano – e dall’impresentabile rissa che è scaturita al termine della sfida, con tanto di schiaffo al volto di Joao Pedro da parte di Luis Enrique che, sicuramente, avrà delle conseguenze sportive.
Il primo Mondiale per Club voluto dalla FIFA, con tanto di parole al miele di Infantino ma che di fatto è stato ben accettato dalle squadre soprattutto per i tanti soldi messi in palio, verrà ricordato soprattutto per gli immensi stadi americani spesso vuoti (soprattutto in occasioni di sfide non certo di cartello), per la presenza di formazioni di indubbio valore – come dimenticare i non professionisti dell’Aucland City, che come benvenuto al Mondiale hanno ricevuto ben 10 reti dal Bayern, o i marocchini del Wydad Casablanca che non sono riusciti a incamerare neanche un punticino nella fase a girone, alla pari del Pachuca, dell’Ulsan HD, dell’Urawa e dei Seattle Sounders? – e per gli allarmi meteo che in diverse occasioni hanno bloccato le sfide sul più bello?
L’emblema di tutte queste interruzioni è stata la sospensione avvenuta all’88’ dell’ottavo di finale che vedeva opposte il Chelsea e il Benfica: con i londinesi in vantaggio per 1-0, l’arbitro è stato costretto a bloccare la contesa perché un possibile tifone, con tanto di fulmini, era forse in avvicinamento. Dopo 2 ore di stop la partita è ripresa, il Benfica ha pareggiato su rigore e la contesa si è decisa solo al supplementare con i Blues capaci di vincere per 4-1. Al di là dell’attesa, al di là del fatto che tutti i tifosi in queste occasioni sono obbligati a lasciare lo stadio, ciò che preoccupa è che l’anno prossimo in America si disputeranno i Mondiali. Dobbiamo aspettarci sospensioni di ore e ore, che potrebbero anche condizionare l’esito delle sfide?
Tutto sommato, a dirla tutta, questo Mondiale ci ha fatto compagnia durante quest’estate che, Europei femminili a parte, da giugno a metà luglio era povera di grandi appuntamenti sportivi. Qualcosa potrà essere migliorato e in quattro anni – il Brasile si è candidato a ospitare la seconda edizioni – tante cose possono essere aggiustate.