CONFINE - Per mesi ha forzato i controlli stradali della Polizia locale italiana, rischiando anche di investire un agente. Ma questa mattina, per la frontaliera spericolata è finita la corsa: un’operazione pianificata ha portato al suo blocco in piena sicurezza, al confine tra il Ticino e il Varesotto.
La donna, incensurata, era già nota alle autorità di Lavena Ponte Tresa: nel 2024 era stata sanzionata per aver circolato senza assicurazione e per non essersi fermata a un controllo. Ma il 24 luglio 2025 ha replicato il comportamento pericoloso: al volante di un veicolo ancora una volta non assicurato, ha eluso nuovamente l’alt della polizia, mettendo in pericolo la sicurezza degli agenti. Vista la situazione, il comando ha preferito evitare inseguimenti rischiosi, avviando invece un’attività di osservazione.
Grazie a uno studio attento delle abitudini di transito della conducente, che ogni giorno varcava la frontiera tra Svizzera e Italia, è stato predisposto un dispositivo in tre veicoli: due pattuglie in divisa e un’auto in borghese, pronte a entrare in azione. E così è stato: all’alba, il veicolo è stato circondato con una manovra avvolgente, senza lasciare scampo alla donna, che non ha potuto far altro che arrendersi.
Anche questa volta, il mezzo è risultato privo di assicurazione. Gli agenti hanno quindi emesso nuove sanzioni amministrative, sequestrato l’auto, ritirato la patente e avviato un procedimento penale. Il comandante Enrico Lanzalone ha sottolineato la pericolosità dei comportamenti tenuti dalla donna, elogiando l’operazione che ha permesso di fermarla in sicurezza.