Fonte: Blick
Le voci sulla presunta identità di genere di Brigitte Macron non si placano e continuano a coinvolgere direttamente la coppia presidenziale francese. Per mettere fine a queste insinuazioni, Emmanuel Macron e sua moglie hanno deciso di intraprendere un’azione legale negli Stati Uniti, con l’obiettivo di provare in maniera inequivocabile che la Première dame è una donna.
La vicenda è esplosa a luglio 2025, quando i Macron hanno presentato una denuncia per diffamazione nello Stato del Delaware contro l’influencer conservatrice Candace Owens. Quest’ultima è accusata di aver rilanciato la voce secondo cui Brigitte Macron sarebbe nata di sesso maschile.
Secondo quanto riportato dalla BBC il 18 settembre, la coppia intende presentare davanti al tribunale americano documenti fotografici e prove scientifiche a sostegno della propria posizione. Il loro legale, Tom Clare, ha parlato di accuse «estremamente inquietanti», che avrebbero causato forte disagio a Brigitte Macron e rappresenterebbero al tempo stesso una distrazione per il presidente francese. L’avvocato ha inoltre ribadito la volontà dei coniugi di smontare queste teorie «in modo chiaro e circostanziato».
Non si tratta della prima battaglia legale su questo tema. In passato, i Macron avevano ottenuto in Francia una vittoria in tribunale contro due blogger all’origine delle stesse illazioni. Tuttavia, nel 2025, quella sentenza è stata annullata in appello per motivi legati alla libertà di espressione. Da qui la decisione di rivolgersi alla giustizia americana e citare in giudizio direttamente Candace Owens.
Quest’ultima, dal canto suo, ha chiesto che la causa venga respinta, sostenendo che il Delaware non sia il foro competente, dato che le sue attività non sono legate a quello Stato. Owens ha inoltre rivendicato la veridicità delle sue affermazioni e si è appellata al diritto alla libertà di parola.
In un’intervista rilasciata a Paris Match, Emmanuel Macron ha spiegato le ragioni della denuncia. A suo dire, Candace Owens «era perfettamente consapevole di diffondere notizie false, con l’obiettivo di danneggiare e nell’ambito di una linea ideologica vicina all’estrema destra».