Il miliardario svizzero Hansjörg Wyss (nella foto), residente negli Stati Uniti, si mostra raramente in pubblico. Eppure, il miliardario bernese si trova ora al centro di un attacco da parte della destra americana. Seamus Bruner, membro del think tank conservatore Government Accountability Institute, ha identificato l'imprenditore e filantropo svizzero come uno dei principali finanziatori dell'"industria della protesta di estrema sinistra", riporta CH Media.
Bruner non ha mosso questa accusa alla leggera: ha evocato "il signor Hansjörg Wyss della Svizzera" durante un incontro con Donald Trump alla Casa Bianca. Tuttavia, non ha presentato alcuna prova concreta a sostegno delle sue affermazioni, incluso un possibile finanziamento di attività illegali o antifasciste.
Stimata in 5 miliardi di dollari secondo la rivista Forbes, non è la prima volta che Wyss ha da tempo si trova sotto accusa dalla destra americana. Nel 2023, Fox News aveva già diffuso accuse secondo cui il multimiliardario bernese stava iniettando "denaro sporco" in presunte attività criminali del Partito Democratico. L'accusa è grave: mentre le donazioni private sono all'ordine del giorno nella politica americana, la legge vieta qualsiasi finanziamento da fonti straniere. Tuttavia, Hansjörg Wyss non è cittadino americano né titolare di Green Card, ovvero di un permesso di soggiorno permanente.
Né Hansjörg Wyss né la sua Fondazione Wyss hanno risposto alle richieste di CH Media. Il filantropo, ormai discreto, non commenta più gli attacchi provenienti dalla destra. In un'intervista al Blick del 2021, ha dichiarato di non sostenere direttamente alcun partito e di attenersi rigorosamente alla legge americana. Ha poi definito "infondate" le accuse di finanziamento del Partito Democratico.