Lo scorso 11 ottobre una manifestazione pro-Palestina è degenerata in disordini e scontri con la polizia nelle strade di Berna. Si sono registrati ingenti danni materiali, tra cui un incendio in un ristorante del centro.
Proprio in questo locale, un'alleanza di politici, composta da membri del Partito di Centro, del PLR e dell'UDC, ha tenuto una conferenza stampa giovedì. L'alleanza ha presentato una proposta contenente una serie di misure volte a "prevenire la violenza durante le manifestazioni" a livello nazionale.
Werner Salzmann, consigliere nazionale dell'UDC, propone che il trasporto di oggetti pericolosi che potrebbero incitare alla rivolta sia considerato un reato preventivo. Michael Götte, collega di partito di Salzmann, chiede una pena detentiva minima di un anno per i reati violenti. Intende inoltre punire la violenza organizzata e i suoi coordinatori. Il rappresentante del PLR Christian Wasserfallen spiega che, a suo avviso, la custodia cautelare dovrebbe essere estesa fino a 48 ore rispetto alle attuali 24 ore. Giustifica la proposta spiegando che le procedure per documentare gli incidenti sono lunghe e che "i bernesi non dovrebbero aver paura di andare al lavoro la mattina". Ritiene che questa "orgia di violenza" non debba più essere tollerata. Il PLR chiede inoltre che chi interrompe il trasporto pubblico venga perseguito penalmente.
La Consigliera Nazionale Brigitte Häberli-Koller, del Partito di Centro, chiede che chi partecipa a manifestazioni violente e non autorizzate sia tenuto a contribuire finanziariamente ai danni. È preoccupata che molti autori di queste violenze non possano essere identificati.
Nell'ambito di un progetto pilota a San Gallo, gli agenti di polizia sono stati addestrati a riconoscere il linguaggio del corpo e le espressioni facciali per identificare meglio i manifestanti. Reto Nause, membro centrista del Consiglio Nazionale, auspica che l'intelligenza artificiale sia in grado di fare lo stesso.
Attualmente, l'uso dell'intelligenza artificiale in tali circostanze non è consentito. Nause intende cambiare questa situazione con una nuova iniziativa volta ad autorizzare il riconoscimento facciale tramite intelligenza artificiale. Questa misura, già discussa in precedenza, solleva questioni etiche, in particolare per quanto riguarda i potenziali pregiudizi della tecnologia e la violazione della privacy. Tutte queste proposte saranno presentate all'Assemblea, dove l'Unione Democratica di Centro (UDC), il Partito Liberale (PLR) e il Partito di Centro detengono la maggioranza assoluta. Di conseguenza, le misure potrebbero non avere troppe difficoltà ad essere approvate, anche in caso di opposizione della sinistra.
                
				
                
                                
 
            
                    	 
                




 
 
             
        