Sport, 10 luglio 2018
La Russia e l’ottimo Mondiale? Inalavano ammoniaca…
I giocatori padroni di casa lo hanno fatto più volte prima delle partite per essere più reattivi
MOSCA (Russia) – Seppur padroni di casa, prima del Mondiale sembravano praticamente spacciati: in pochi avrebbero scommesso neanche sul loro passaggio del primo turno. E invece la Russia ha impressionato, dicendo addio ai sogni di gloria soltanto ai quarti di finale e ai rigori… il popolo russo ha poi attribuito ai giocatori il giusto tributo.
Chiaro che quando la Russia riesce a comportarsi bene in contesto sportivo, in tanti vorrebbero vederci chiaro, visto il caso del “doping di Stato”. E qualche mugugno si è alzato quando i ragazzi del ct Cherchesov sono stati ripresi a inalare qualcosa prima della sfida disputata contro la Croazia. La “Bild” ha rilevato che si trattasse di ammoniaca e così il medico della nazionale, Bezuglov, ha dovuto ammettere il tutto.
“Si trattava semplicemente di ammoniaca messa su batuffoli di cotone per essere inalata. È una cosa che fanno in migliaia di atleti, si usa da decenni non solo nello sport ma anche nella vita di tutti i giorni quando qualcuno perde conoscenza o si sente debole. Non ha nulla
a che fare con il doping: il forte odore è quello classico dell'ammoniaca, ma è una cosa che possono fare tutti, con del cotone e con dell'ammoniaca presa in farmaci”.
Una spiegazione che non ha convinto tutti, tanto che la stampa internazionale negli scorsi giorni aveva messo in evidenza alcuni segni sul braccio dell’attaccante Dzyuba: delle punture. Bezuglov aveva spiegato che i giocatori si sottopongono regolarmente a prelievi del sangue. Un fuoco incrociato che ha fatto arrabbiare l'ex ministro dello sport Mutko, che ha definito la vicenda come "l'ennesimo tentativo di screditare lo sport russo”.
I giocatori russi hanno corso tantissimo durante questo Mondiale e questo risulta strano, visto che la nazionale occupa il 70esimo posto del ranking FIFA. “Miglioramenti così improvvisi delle prestazioni vanno monitorati", ha detto Travis Tygart, il capo dell'agenzia antidoping statunitense, che ha sottolineato che sarebbe "ingenuo" non aspettarsi violazioni delle norme antidoping da parte della Russia.