Mondo, 18 agosto 2018

"L'accesso continuato e illimitato degli stranieri al mercato del lavoro è insostenibile e non può andare avanti"

Anche se si definisce di sinistra, e senza dubbio la maggior parte delle posizioni presentate sono simili a quelli di altri movimenti di sinistra già presenti, una delle particolarità del nuovo movimento tedesco Aufstehen (alzarsi in tedesco) è di voler rompere il dogma esistente oggi a sinistra sul'immigrazione senza limiti "le frontiere devono rimanere aperte per chi fugge da persecuzioni, ma lo stesso non si può dire per chiunque voglia venire in Germania per per usufruire del welfare o cercare lavoro. Chiunque sostenga il contrario non vive nella realtà"' ha dichiarato la leader del movimento Sarah Wagenknecht al portale Russia Today. "L'accesso continuato e illimitato degli stranieri al mercato del lavoro tedesco è insostenibile e non può andare avanti" ha continuato.


"Abbiamo una relazione stretta con altri esponenti di sinistra, come Jean-Luc Melenchon in Francia, Jeremy Corbin nel Regno Unito e Bernard Sanders negli Stati Uniti'" ha affermato la parlamentare Sevim Dagdelen, una sostenitrice del neonato movimento. "La sinistra è debole e divisa in Europa e questo ha portato ad un ovvio spostamento a destra dell'elettorato"
continua Dagdelen, secondo cui è necessario che i movimenti che ruotano alle figure citate prima 'uniscano le forze' e ritornino a parlare di temi cari all'elettorato, incluso quindi quello dell'immigrazione. Dagdelen sostiene che gli elettori si aspettano salari e pensioni più alti e una politica estera non confrontazionale con la Russia di Putin. "La politica migratoria tedesca e il fallimento dell'integrazione hanno reso il salrio minimo obsoleto, lavori che prima rendevano un euro oggi portano solo 80 centesimi" sostiene Dagdelen secondo cui "i cittadini vogliono vivere in dignità, e se i partiti tradizionali non sono capaci di offrirgliela è comprensibile che si rivolgano verso partiti di destra".


Un sondaggio effettuato dal portale Focus mostra che fino al 34% degli elettori tedeschi voterebbe per il nuovo partito, e anche se a qualsiasi osservatore anche inesperto tale percentuale pare inverosimile (sarebbe quasi sicuramente il primo partito tedesco se tale percentuale si tradusse in realtà) il risultato è comunque testimonianza che le posizioni del nuovo movimento raccolgono i favori di diversi cittadini tedeschi.

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