Negli scorsi mesi sono emersi in Romandia diversi casi di corruzione e di cattiva gestione da parte di politici, anche molto in vista. Il caso più conosciuto e di cui i media hanno parlato maggiormente è sicuramente quello di Pierre Maudet (foto sotto), Consigliere di Stato PLR e salito brevemente alla ribalta nazionale per essere stato uno dei due rivali di Ignazio Cassis nella corsa per il Consiglio federale.
Per chi non avesse seguito la vicenda, un breve riassunto delle accuse mosse verso il politico di Ginevra e come sia passato dall'essere una delle promesse del partito liberale al centro del caso di corruzione più grave di questi ultimi tempi. Nel novembre 2015 Maudet viaggia ad Abu Dhabi, nel Qatar, insieme alla famiglia in quella che a prima vista sembrava una normalissima vacanza. Hotel di lusso, pasti sontuosi e gare di formula 1.
Tre mesi dopo quel viaggio una compagnia di Abu Dhabi vince un concorso pubblico all'aeroporto di Ginevra, che allora era sotto il dipartimento di Maudet. L'anno dopo, nel 2016, un giornalista di Le Matin Dimanche scopre che durante il suo viaggio Maudet aveva incontrato il principe regente Mohammed bin Zayed Al Nahyan. Quando gli viene chiesto di quel incontro, Maudet risponde che è stato un incontro casuale e non programmato.
La spiegazione non convince e qualcuno al ministero pubblico lancia un investigazione finchè in maggio di quest'anno emerge che Maudet era stato invece invitato dalle autorità qatariote e che il viaggio gli è stato pagato. L'accusa mossa al Consigliere di Stato è quindi quella di aver ricevuto vantaggi personali in cambio del appalto all'aeroporto di Ginevra.
Ma il caso di Maudet non è l'unico caso di corruzione emerso in Romandia, più precisamente nei cantoni di Ginevra e Vaud. Un altro caso riguarda il municipale PPD della città di Ginevra Guillaume Barazzone (foto sotto).
Il caso ha inizio il 31 ottobre con la relazione della Corte dei conti di Ginevra riguardante le spese professionali dell'Esecutivo e gli amministratori del Comune. Un articolo pubblicato da " 20 minutes", intitolato "Natel, taxi, alcool: le spese bling bling di Barazzone", riassume ciò che è emerso:
Vero simbolo della leggerezza, Guillaume Barazzone accumula punti negativi. Lo ha anche ammesso di aver rimborsato alla città circa 30'000 franchi (inclusi 23.000 franchi di spese telefoniche) a settembre. (...) Ha anche marcato quali spese professionali 3'942 franchi di tariffe in taxi nel 2017, alcune eseguite di notte, da e verso indirizzi privati. Ed è sempre di notte, soprattutto nei fine settimana, che lui ha pagato per il cibo, i pasti, gli alcolici o le prestigiose bottiglie di champagne.
Barazzone è stato anche lui implicato in un viaggio sospetto a Abu Dhabi. Come riferiva la RTS il 31 ottobre scorso, nel novembre del 2017 Barazzone presenta l'ambasciatrice svizzera agli Emirati al patron del MSC, una multinazionale del trasporto marittimo con sede a Ginevra, in compagnia di altri "alti dignitari" del Qatar (vedi foto sotto). Anche in questo caso l'incontro sarebbe avvenuto "per caso".
Sono oggetto di aspre critiche da parte della Corte dei conti anche altri municipali della città di Calvino. Scrive il giornale "La Tribune de Geneve", riprendendo la stessa relazione della Corte dei Conti :
La verde Esther Alder [ha] fatto un uso intensivo del taxi nel 2017. Ha messo a carico della città più di un centinaio di viaggi, per 3'014 franchi, tra la sua casa e il suo ufficio o in altri luoghi, durante il giorno. E questo, senza essere in grado di spiegare lo scopo di questi viaggi, mentre la città gli sta già pagando un abbonamento per i trasporti pubblici e un parcheggio coperto per il suo veicolo privato.
Questo rimprovero viene mosso anche a Rémy Pagani, di Ensemble à Gauche, che utilizza un mezzo