Svizzera, 02 febbraio 2019

Meno richiedenti l'asilo "perchè l'Italia non è più la principale rotta per l'Europa"

In un'intervista rilasciata al Blick e pubblicata ieri il Segretario di Stato Mario Gattiker (nella foto)  viene interrogato sugli ultimi sviluppi in materia di asilo, a partire dagli arrivi di richiedenti l'asilo, i quali sono diminuiti del 15% nel 2018 rispetto all'anno prima per attestarsi a 15'255. Una diminuzione che secondo Gattiker è dovuto per il fatto che gli asilanti ricevono una risposta rapida alla loro domanda di asiloe che la principale rotta dei migranti verso l'Europa non è più attraverso la Libia e l'Italia ma tra il Marocco e la Spagna.

Gli viene poi chiesto per quale motivo la Svizzera è un paese con un numero, in proporzione, maggiore di persone con lo status di rifugiato rispetto agli altri paesi europei domanda a cui Gattiker risponde sostenendo che sarebbe "una volontà della Svizzera" che il paese abbia tanti rifugiati.

L'anno scorso la Segreteria per la migrazione (SEM) aveva annunciato di voler riesaminare i dossier di 3'200 eritrei che hanno già ricevuto lo status di rifugiato, eritrei la cui ammissione è stata ritenuta dubbia. Nell'intervista Gattiker fa sapere che di questi 3'200 solo una minima parte sarà effettivamente revocata, "meno del 10%". Numero basso che il segretario di Stato spiega sostenendo che gran parte di queste persone sarebbero "integrati"
in Svizzera. In ogni caso nessuno verrà rimandato in Eritrea dal momento che la Svizzera non riesce a espellere gli eritrei presenti sul suo territorio.

Lo stesso problema del non riuscire a espellere stranieri in certi paesi si presenta anche con gli estremisti islamici. L'intervistatore evoca un caso di predicatori islamici a Winterthur e chiede perchè queste persone si trovano ancora in Svizzera al che Gattiker risponde che non è possibile rimandarli al loro paese, l'Etiopia, perchè quest'ultima non li vuole. Ma assicura che un accordo di riammissione con il paese africano sarebbe dietro l'angolo.

Viene poi abbordata la riforma del sistema d'asilo con cui la Confederazione intende aprire diversi centri federali in ogni regione della Svizzera, riforma che stando a Gattiker procede bene tranne in Svizzera centrale dove si ha difficoltà a trovare un'ubicazione idonea a causa della resistenza della popolazione e delle autorità.

Infine, per il futuro il Segretario di Stato non prevede grandi cambiamenti nel flusso di richiedenti l'asilo, "probabilmente saranno 15'000 anche nel 2019, ma avverte che molto dipende dalla situazione geopolitica all'estero e cita come esempio la Turchia dove risiedono 3 milioni di siriani. "Tutto potrebbe cambiare velocemente".


Guarda anche 

Carte prepagate per richiedenti l'asilo invece che contanti: il Canton Zugo lancia un progetto pilota

Il Canton Zugo è il primo cantone in Svizzera a introdurre carte di pagamento per i richiedenti asilo. Dall'inizio del 2026, tra 200 e 400 richiedenti asilo ri...
30.10.2025
Svizzera

Iniziativa “Bussola”: doppia maggioranza per difendere la sovranità elvetica

SVIZZERA - La Cancelleria federale ha confermato la riuscita dell’iniziativa popolare “Bussola”: delle 115'375 firme depositate, 111'422 sono...
27.10.2025
Svizzera

Alessio Allio: “La sinistra è complice delle violenze di Berna”

SVIZZERA - La manifestazione svoltasi a Berna l’11 ottobre scorso — costata ai cittadini vari milioni di franchi in danni — rappresenta per Alessio A...
31.10.2025
Svizzera

Berna messa a ferro e fuoco: “Serve più severità contro chi manifesta illegalmente”

SVIZZERA - A Berna, l’11 ottobre, una manifestazione non autorizzata pro Palestina è degenerata in violenze e scontri con la polizia, con diciotto agenti ...
01.11.2025
Svizzera

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto