Ticino, 04 febbraio 2019
Casalini: "Gli automobilisti residenti all'estero pagano le multe?"
Il granconsigliere leghista Daniele Casalini ha inoltrato un'interpellanza al Consiglio di Stato in cui chiede chiarimenti sugli strumenti a disposizione del Cantone per incassare le multe commiate a automobilisti residenti nell’Unione Europea. L'atto parlamentare, spiega Casalini, è stato presentato "dopo che, nelle ultime settimane, sono pervenute da parte delle autorità Italiane e dei media di oltre confine parecchie accuse contro gli automobilisti Svizzeri e più precisamente quelli ticinesi".
"Di recente alcuni media italiani hanno avviato una vera e propria crociata nei confronti degli automobilisti elvetici, in particolare quelli ticinesi, dipinti quali irresponsabili e indisciplinati criminali della strada, facendo di tutta l’erba, un fascio. Ciliegina sulla torta: gli automobilisti ticinesi sono accusati di non pagare le multe che sono loro comminate, insinuando che sistematicamente non adempiono gli obblighi di legge e sottraendosi dalle proprie responsabilità", scrive Casalini.
"In Italia, è in elaborazione una proposta di legge che mira, a introdurre un sistema più efficace nella riscossione delle multe non pagate da parte di automobilisti svizzeri e poiché, noi siamo ligi a rispondere alle richieste degli Stati esteri, è doveroso, preparasi in modo che anche noi possiamo fare la stessa cosa. A Lugano è stata da poco trasmessa un’Interrogazione all’indirizzo del Municipio, con la quale si chiede lumi circa le eventuali multe mai pagate da parte di automobilismi residenti negli Stati dell’UE. Dato che tutte
le multe mai incassate dai comuni vengono da prassi inoltrate al Cantone per competenza e incasso, viene naturale sottoporre delle domande in tal senso al lodevole Consiglio di Stati;
1- Risultano contravvenzioni di qualsiasi genere mai pagate da parte di automobilisti residenti negli Stati dell’Unione Europea? Se sì, a quanto ammonta l’importo “scoperto” e quante di queste multe sono attribuibili a persone (o aziende) residenti in Italia?
2- Di tutte le contravvenzioni comminate e mai pagate, qual è la ripartizione (in percentuale, secondo gli importi in CHF) tra quelle emesse dalle polizie comunali e dalla Polizia cantonale?
3- Le autorità cantonali hanno la possibilità di risalire all’identità dei possessori di veicoli immatricolati negli Stati UE con cui è stata commessa un’infrazione?
4- Quali strumenti ha a disposizione il Cantone per incassare quanto dovuto qualora una persona residente in uno Stato dell’UE non dovesse pagare una multa entro i termini previsti? Qual è il procedimento in tal senso?
5- Se una persona residente in uno Stato UE dovesse recarsi in Svizzera nonostante che a suo carico vi siano ancora delle contravvenzioni non pagate, quali strumenti hanno a disposizione le autorità per identificarlo e quali sono le sanzioni previste?
6- Nel caso in cui un Cantone dovesse riscontrare delle difficoltà particolari nell’incassare multe non pagate da parte di cittadini stranieri, la Confederazione garantisce un supporto ad aiuto dei singoli Cantoni?