Ticino, 17 giugno 2019
Ciao Flavio: 12 anni dalla scomparsa di Flavio Maspoli, il ricordo di Giuliano Bignasca
29.01.1950-12.06.2007: 12 anni fa veniva a mancare Flavio Maspoli
Per ricordare il primo direttore del Mattino nel 12° anniversario della sua dipartita, riproponiamo il ricordo pubblicato dal Nano sul Mattino della Domenica il 17 giugno 2007.
“È per me un’incombenza molto triste dover scrivere in memoria di Flavio Maspoli. Di Flavio voglio ricordare il patriota convinto, l’abile politico, il grande comunicatore. È superfluo, credo, sottolinearne per l’ennesima volta il ruolo fondamentale per il movimento della Lega dei Ticinesi e per il Mattino della domenica: è una realtà conosciuta a tutti. Vorrei invece mettere l’accento sull’importanza che Flavio ha avuto per il nostro Cantone. Un’importanza che molti hanno tentato, per invidia o per malafede o per entrambe, di sminuire.
Flavio ha rappresentato il Ticino alle Camere federali come pochi altri hanno saputo fare. La sua abilità oratoria sarà molto difficile da eguagliare. Flavio non solo sapeva parlare al cuore della gente – di tutta la gente, dal semplice cittadino al Consigliere federale – ma sapeva anche farsi ascoltare. Sapeva incantare la platea. La perfetta padronanza dello Schwytzerdutch ne faceva inoltre un interlocutore privilegiato per i politicid’Oltralpe. Nel suo periodo migliore, Flavio è stato senza dubbio tra i consiglieri nazionali più ascoltati sotto le cupole federali. E sono convinto che dovrà passare ancora un belpezzo prima che il Cantone
possa contare su un rappresentante a Berna altrettanto carismatico.
Ricordiamo ad esempio una delle più importanti vittorie della Lega dei primi anni, cui Flavio Maspoli, con la sua comunicativa, ha dato un contributo determinante: la votazione del dicembre 1992 sull’adesione della Svizzera allo SEE. Con una differenza di quasi 40'000 voti il Ticino ribaltò il risultato della votazione federale. Così
la Svizzera restò fuori dallo SEE e fu una grande fortuna per tutti.
Perché, se le cose fossero andate diversamente, a quest’ora saremmo uno stato membro dell’Unione europea. E di certo staremmo molto peggio di adesso.
Basta quest’unico esempio, tra i moltissimi possibili, per evidenziare l’importante debito di riconoscenza che ha il Ticino nei confronti di Flavio Maspoli. Un debito che mi auguro non verrà dimenticato tanto rapidamente. E voglio anche ricordare le battaglie che Flavio ha condotto sulla cassa malati, un tema che ha sempre avuto a cuore e per cui si è impegnato a fondo.
Il suo impegno non cadrà nel vuoto: finché avremo forze ci batteremo perché possa essere realizzata una cassa malati pubblica, cantonale o intercantonale, che copra le cure di base, così come l’avrebbe desiderata Flavio.
La perfezione non è di questo mondo, Flavio ha avuto delle pecche e ha commesso degli errori. Pecche ed errori per cui ha pagato in prima persona, anche in termini di salute, e che – in qualità di pilastro portante di un movimento politico che dava e dà fastidio a molti – gli sono stati fatti scontare molto più duramente che a parecchi altri. Non voglio ora evocare i disaccordi e gli screzi che pure ci possono essere stati fra noi; anche perché li ho da tempo dimenticati.
Per me oggi e per sempre rimane solo l’amico Flavio, il compagno di questa grande avventura iniziata 16 anni fa che ha cambiato la mia vita (e quella di molti altri) e che dura tutt’ora: la Lega dei Ticinesi.
Un’avventura che senza Flavio non sarebbe stata possibile e per cui gli sarò sempre riconoscente.
Ciao Flavio, sarai sempre nei nostri cuori”
GIULIANO BIGNASCA