La Segreteria di Stato della migrazione (SEM) è stata obbligata dal Tribunale amministrativo federale a concedere l’asilo a un cittadino turco di etnia curda nonostante questi si sia reso colpevole di istigazione alla violenza.
L’uomo è un ex militante del Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK) e in quanto tale sarebbe stato catturato e maltrattato dalle forze di sicurezza turche. Una volta uscito dal carcere, nel 2010, l’uomo avrebbe continuato a condividere sui social network prese di posizioni critiche nei confronti del governo. In occasione di un controllo al suo domicilio, la polizia avrebbe trovato del materiale relativo al PKK e al suo leader Öcalan. Per questo sarebbe stato accusato di appartenere a un’organizzazione terroristica e condannato per propaganda. A questo punto avrebbe deciso di fuggire. È giunto a Chiasso nel gennaio 2018.
Ritenendo plausibili le sue motivazioni, la SEM ha deciso di concedere all’uomo lo statuto di rifugiato, ponendolo però solo al beneficio dell’ammissione