Sport, 10 febbraio 2020
Yule, Murisier, Meillard: tutti insieme, appassionatamente, a criticare la FIS
Nonostante la vittoria nel parallelo di Chamonix, gli atleti svizzeri hanno sottolineato l’inadeguatezza di questa disciplina
CHAMONIX (Francia) – Non c’è solo la Combinata a far storcere il naso ad appassionati, tifosi e protagonisti del circo bianco, ma anche il Parallelo. Una gara che non piace agli sciatori, che spesso è teatro di brutti incidenti, esattamente come successo ieri a Chamonix, e che è finita apertamente nell’occhio della critica degli atleti stessi. Se Pinturault, dopo la gara di ieri, tramite Twitter ha fatto capire il suo malcontento – “Sono arrabbiato, mi sento preso in giro, noi atleti siamo considerati pedine per lo spettacolo e non degli atleti” – gli sciatori svizzeri non sono

stati da meno.
E questo nonostante la vittoria ottenuta ieri da Meillard davanti a Tumler. Justin Murisier, infatti, tramite Instagram non le ha mandate a dire: “Non mi sono qualificato per il gigante parallelo di Chamonix. È strano dirlo, ma sono contento perché sono ancora tutto intero. È questo il futuro del nostro sport?”. Queste le parole da lui usate che hanno scatenato anche la reazione di Meillard che si è detto “d’accordo” e del vincitore di Kitzbuhel, Daniel Yule, che ieri è caduto assieme a Clément Noël durante le qualificazioni.