Svizzera, 12 marzo 2020
La misteriosa morte di un centinaio di uccelli nei cieli del canton Turgovia
Il 29 febbraio scorso nel piccolo comune di Triboltingen nel canton Turgovia, poco dopo le 16:00, "più di 100 uccelli sono caduti dal cielo come pietre", riporta il "St. Galler Tagblatt ”. Gli uccelli, uno stormo di storni, sono caduti tutti in una piccola area che misura circa 50 metri per 50 metri con la maggior parte che è finita su una strada, gli altri in un prato vicino. "Un terzo di loro stava ancora muovendo le ali. Tutti gli altri erano morti”, ha dichiarato un testimone al quotidiano svizzerotedesco. Ma anche gli uccelli feriti sono morti poco dopo.
Lo strano caso è stato affidato al servizio di caccia e pesca del Cantone, il quale ha raccolto circa 120 uccelli morti, tutti degli storni. I cadaveri sono poi stati consegnati all'Università di Berna perchè trovasse la causa della morte degli animali.
A distanza di quasi due settimane, la conclusione dei ricercatori è che la loro morte sia dovuta a traumi come quelli che possono derivare da un urto ed emorragie nei polmoni. Ma il "St. Galler Tagblatt” non riesce a spiegarsi che cosa abbia potuto causare questo tipo di ferite, fornendo comunque diversi ipotesi.
Difficile che possano essere stati elementi metereologici, come un fulmine o una forte ventata, in
quanto quel giorno era leggermente nuvoloso e la temperatura mite. Le lesioni suggeriscono un urto, come una collisione con un grande edificio. Ma di edifici così grandi non ce ne sono nella zona, come non ci sono turbine eoliche.
Un'altra ipotesi avanzata è quella di una collisione con mezzo di trasporto di grandi dimensioni, come un camion o un aereo. Ma gli ornitologi interpellati si dicono dubbiosi, dal momento che gli storni volano a bassa quota, lontano dalle altitudini in cui volano di solito gli aerei.
Un'altra strada esplorata è quella del 5G, la nuova tecnologia di trasmissione dei dati il cui arrivo alle nostre latitudini ha fatto parecchio discutere negli ultimi mesi. Il quotidiano svizzerotedesco ha quindi interpellato il centro di ornitologia di Sempach, centro che da oltre 30 anni monitora le popolazioni di uccelli in Svizzera, il quale sostiene che le ferite riportate dagli storni non può essere attribuito a radiazioni.
Di conseguenza, il mistero rimane. E forse non sapremo mai la verità su questo strano caso, visto che le autorità turgoviesi hanno abbandonato le indagini. Secondo loro, ciò che era rilevante è poter escludere che gli storni siano stati avvenelati o che soffrissero di una qualche malattia.