Comunicato stampa
Lugano- Il Sindacato TiSin prende atto che “l'Autorità federale ha deciso di modificare la base di calcolo dell'indennità per perdita di guadagno Corona in favore degli indipendenti che hanno subito, direttamente (ordine di chiusura) o indirettamente (casi di rigore), una perdita di guadagno a seguito
Lugano- Il Sindacato TiSin prende atto che “l'Autorità federale ha deciso di modificare la base di calcolo dell'indennità per perdita di guadagno Corona in favore degli indipendenti che hanno subito, direttamente (ordine di chiusura) o indirettamente (casi di rigore), una perdita di guadagno a seguito
delle misure adottate a tutela della popolazione in ragione della pandemia di Coronavirus. In luogo del reddito determinante per la fissazione dei contributi d’acconto per il 2019, l'Autorità federale ha deciso che, se più alto, per il diritto all'IPG Corona deve essere utilizzato il reddito da attività indipendente che figura sull’ultima decisione definitiva (cioè passata in giudicato) di fissazione dei contributi sociali.”
(fonte ticinolibero.ch)
Quindi anche Berna si è resa conto che le decisioni di indennizzo a favore degli indipendenti erano delle ingiuste elemosine,
come prontamente e pubblicamente segnalato alle autorità da TiSin, che continuerà a vigilare sul problema, anche grazie alle numerose segnalazioni che l’associazione ha ricevuto da parte di molti indipendenti.
Oltre ad essere ingiusta la base di calcolo iniziale, TiSin continuerà a dire con forza che agli indipendenti va garantita una prestazione base non inferiore al minimo vitale, prendendo come esempio le prestazioni dell’assistenza.
Continueremo, dunque, a vigilare che le Casse di compensazione AVS rimborsino retroattivamente agli affiliati l’IPG Corona e vigileremo inoltre che non ci siano esagerate richieste burocratiche – tese solo a scoraggiare i cittadini – per accedere a questi aiuti, che sono essenziali per permettere a molti
indipendenti di andare avanti senza chiudere la propria attività.
Inoltre l’associazione TiSin – che continua a raccogliere firme a favore degli indipendenti – si metterà in gioco anche per tutelare le persone con un’attività accessoria che non hanno avuto diritto né al lavoro ridotto e neppure all’indennità IPG.