BELLINZONA – Le autorità cantonali si sono riunite oggi a Palazzo delle Orsoline per aggiornare la popolazione circa l'emergenza coronavirus in Ticino. All'incontro informativo hanno preso parte il medico cantonale Giorgio Merlani, il presidente del Governo Norman Gobbi, la responsabile del Contact Tracing e Psicologa della Polizia cantonale Marina Lang ed Elia Arrigoni, responsabile dei servizi generali della Polizia.
"Deciso di prolungare lo stato di necessità"
Gobbi: "Il Governo ha deciso di prolungare fino alla fine di giugno lo stato di necessità. Questo per dare un respiro allo Stato maggiore. Stiamo lanciando la campagna 'Bentornati in Ticino', pur rispettando le regole. I turisti d'oltre Gottardo stanno tornando a visitarci e lo fanno con rispetto e piacere. L'uso della mascherina è fortemente raccomandando quando non c'è la possibilità di rispettare le distanze. È importante ora proteggere sé stessi, ma anche gli altri. L'utilizzo della mascherina può essere un segnale in questo senso".
Dal 28 maggio tornano le funzioni religiose
Gobbi: "Il Consiglio Federale ha deciso che dal 28 maggio si potranno tenere le funzioni religiose in presenza. È una scelta che va in direzione delle richieste dei vescovi. È un segno che porta tranquillità, ma devono rispettare e regole. La Curia ticinese ha già predisposto i piani di protezione. Si tratta di una riapertura, ma non significa apertura totale. Sarà una riapertura nuova. Invito a non abbassare la guardia. Lo scambio di pace, in questa fase, non sarà più permesso. Tutto questo si inserisce in un processo di allentamento previsto dal Consiglio Federale. Decisioni sugli assembramenti saranno decisi probabilmente settimana prossima seguendo un piano di valutazione sulla base di quanto avvenuto nelle ultime due settimane. Dobbiamo tener conto di questo percorso che vuole un ritorno alla normalità. Dobbiamo imparare a convivere con il virus. Il rispetto delle regole è fondamentale".
"Controllati 864 esercizi pubblici: 142 lievi mancanze"
Arrigoni: "Ci sono stati controlli negli esercizi pubblici. È stato possibile 864 esercizi pubblici: in 142 constatate delle lievi mancanze in seduta stante. È naturale che alcuni aspetti siano più delicati e sensibili da rispettare. Le maggiori anomalie riscontrate sono state: mancanza di distanza, consume di bevande in piedi, aumento dei posti all'esterno, non rispetto degli orari, mancanza di zona attesa per la clientela. Va rimarcato e lodato il dialogo