Svizzera, 03 giugno 2020
Migrante condannato per abusi sessuali, non verrà punito perchè ha sposato la sua vittima
Un siriano di 32 anni residente in Vallese eviterà qualsiasi pena connessa alla sua condanna per abusi sessuali perchè ha in seguito sposato la vittima, la sua cugina che all'epoca aveva 15 anni.
L'uomo nel 2015 aveva costretto la giovane a fare sesso con lui quando lei aveva solo 15 anni. Per questi fatti, il 32enne era stato condannato per atti sessuali con fanciulli. Ma sarà ora esentato da ogni punizione, perchè nel frattempo i due, l'aggressore e la vittima, si sono legalmente sposati.
È la stessa ragazza ad aver presentato, e in seguito ritirato, la denuncia che portò alla condanna del 32. E al processo, che si è tenuto la scorsa settimana, la giovane ha contestato
qualsiasi matrimonio forzato, anche se quell'unione era stata effettivamente organizzata.
La giovane siriana, arrivata nel Vallese nel 2014, era stata sposata con una cerimonia religiosa, ma non civile, con il connazionale molto più anziano che allora viveva a Davos. Il 32enne la costrinse quindi ad avere relazioni sessuali con lui, per "verificare se la sua futura moglie fosse vergine". In seguito la costrinse ad avere relazioni con altri uomini, finchè la giovane trovò il coraggio di denunciarlo alle autorità.
I costi del processo, circa 2'000 franchi, sono stati comunque addebitati al 32enne, poiché sono le sue azioni ad aver dato il via all'inchiesta.