Mondo, 03 luglio 2020

Centinaia di elefanti muoiono misteriosamente in Botswana

Centinaia di elefanti sono morti di recente in condizioni misteriose nella popolare regione turistica del Botswana del delta dell'Okavango settentrionale, fonti citate dall'agenzia AFP hanno riferito giovedì.

"Abbiamo ricevuto la notizia di 356 elefanti morti nel Delta dell'Okavango settentrionale, e finora abbiamo confermato la morte di 275 pachidermi", ha detto all'AFP il direttore dei parchi nazionali e della fauna selvatica del Botswana, Cyril Taolo. "La causa della morte è in corso di determinazione. Abbiamo inviato campioni in Sudafrica, Zimbabwe e Canada per le analisi", ha aggiunto.

"L'antrace è escluso. Anche i bracconieri non sono sospettati poiché gli animali sono stati trovati con le zanne", ha detto. Secondo un rapporto dell'organizzazione non governativa Elephants Without Borders (EWB) del 19 giugno 2020, diffuso mercoledì alla stampa, 356 elefanti sono stati trovati morti nel Delta dell'Okavango.

Si stima che la morte di circa il 70% di essi risalga a "circa un mese, mentre la morte del restante 30% sembra più recente, tra un giorno e due settimane fa", secondo il direttore dell'Ong Michael Chase, autore del rapporto.

Gli elefanti
ancora in vita nella regione sono visibilmente deboli, letargici, e alcuni disorientati e con difficoltà di movimento, ha detto Chase, aggiungendo che maschi e femmine di tutte le età sembravano essere affetti da questa "misteriosa malattia". "Un elefante è stato osservato girare in tondo e non è stato in grado di cambiare direzione nonostante l'incoraggiamento degli altri membri del gruppo", ha detto.

Il Ministero del Turismo ha detto che alla fine di maggio stava indagando sulla misteriosa morte di una decina di elefanti nel Delta dell'Okavango. Incuneato tra Zambia, Namibia e Sudafrica, il Botswana ospita circa 130'000 elefanti liberi, un terzo della loro popolazione africana conosciuta.

Nel 2018, l'EWB aveva polemiche sostenendo di aver identificato 90 carcasse di pachidermi, situazione descritta all'epoca da Michael Chase come "l'episodio di bracconaggio più grave in Africa" di cui l'organizzazione era a conoscenza. Il governo del Botswana ha poi smentito con forza queste cifre, sostenendo che la ONG aveva in realtà contato solo 53 carcasse di elefante, la maggior parte delle quali era morta "per cause naturali o per conflitti tra l'uomo e la natura".

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