Svizzera, 20 gennaio 2021

Espulso dopo quattro figli, un Porsche Cayenne e centinaia di migliaia di franchi di debiti

In quindici anni in Svizzera ha fatto quattro figli con quattro donne diverse, ha accumulato debiti per centinaia di migliaia di franchi, non ha praticamente mai lavorato ed è stato condannato penalmente cinque volte. Ora il cittadino brasiliano, classe 1983, dovrà andarsene.

A stabilirlo è il Tribunale amministrativo federale (TAF), che con sentenza pubblicata oggi ha respinto il ricorso presentato per conto del brasiliano dal signor Francisco Merlo.

L’uomo era arrivato in Svizzera nel 2005, all’età di 22 anni, per ricongiungersi con una cittadina francese al beneficio di un permesso di dimora. L’anno seguente la coppia era stata allietata dalla nascita di una bambina ma già nel 2017 i due genitori si erano lasciati e avevano smesso di vivere insieme.

Nonostante la separazione, il brasiliano aveva ottenuto il rinnovo del permesso di dimora, al fine di mantenere i rapporti con sua figlia.

Nel 2010 l’uomo ha avuto una seconda figlia da una cittadina portoghese al beneficio di un permesso di soggiorno. Anche questa relazione era durata poco ma il brasiliano aveva comunque ottenuto il rinnovo del permesso di dimora, nonostante non avesse mai versato nulla per il mantenimento delle due figlie.

Nel 2014 ha avuto un altro figlio, un maschio, con una cittadina brasiliana ammessa provvisoriamente in Svizzera. Nel frattempo era stato condannato penalmente per ricettazione, per aver percepito indebitamente delle prestazioni
dell’assicurazione contro la disoccupazione e per aver guidato a 86 km/h sui 50 nonostante gli fosse stata ritirata la licenza di condurre a tempo indeterminato.

Nel 2016 è stato nuovamente condannato, per aver subaffittato un appartamento a tre stranieri residenti illegalmente in Svizzera che si dedicavano allo spaccio di droga.

Nel 2017 i servizi del canton Vaud hanno deciso di rinnovargli il permesso per consentirgli di stare vicino ai figli. Gli hanno però chiesto di impegnarsi per migliorare la propria situazione finanziaria, contrassegnata da centinaia di migliaia di franchi di debiti.

La Segreteria di Stato della migrazione (SEM) ha però smentito le autorità vodesi, rifiutandosi di rinnovare il permesso al brasiliano.

Da allora è cominciato un lungo iter giudiziario, durante il quale il brasiliano ha avuto un altro figlio, con una cittadina svizzera, ma è anche stato condannato per aver intralciato il lavoro dell’Ufficio esecuzioni e fallimenti che cercava di sequestrargli il suo Porsche Cayenne.

L’uomo ha cercato di fare leva sulla necessità dei suoi quattro figli di avere rapporti con il padre.
Ma i giudici hanno rilevato che in realtà il padre non aveva mai versato nulla (tranne un mese) per il loro mantenimento e che una delle madri l’aveva pure denunciato.

Al brasiliano è quindi stato chiesto di tornare a casa. E prima, se possibile, di saldare almeno le spese giudiziarie di 1'000 franchi.

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