Mondo, 16 giugno 2021

Protesi monocomportartimentale, la soluzione poco invasiva contro l’artrosi al ginocchio che permette un recupero rapido e totale

Un metodo innovativo, che permette una ripresa più rapida, grazie a un intervento più semplice che comporta minori rischi e interessa meno parti del ginocchio: il Dottor Federico D’Amario, Medico Chirurgo in Ortopedia, Traumatologia e Chirurgia Protesica di Ginocchio, e FDA Salute, studio medico specializzato in medicina sportiva e traumatologia, con più sedi in Italia, grazie a un’operazione di chirurgia mininvasiva offrono la possibilità a chi soffre di artrosi al ginocchio di poter riprendere totalmente la mobilità senza più avere dolore.

Il Dottor D’Amario ha ampie competenze in chirurgia mini invasiva, chirurgia protesica e medicina rigenerativa. Vanta una laurea con 110 e lode in Medicina e Chirurgia all’Università degli studi di Milano e una specializzazione in Ortopedia e Traumatologia presso l’Istituto Gaetano Pini di Milano. Per otto anni è stato medico F.I.S.I. per la squadra nazionale A di sci alpino, seguendo gli atleti nelle competizioni più prestigiose. Nel 2003 è diventato aiuto al Centro di Chirurgia Protesica dell’Istituto Galeazzi diretto dal Dott. Sergio Romagnoli e dal 2014 è primario di Ortopedia e Traumatologia presso Humanitas S.Pio X. Esegue operazioni anche presso la Casa di cura ICLAS Villa Azzurra di Rapallo. Dal 2020 è responsabile del programma di chirurgia robotica del ginocchio per il gruppo Habilita.

Il Dottore (e FDA) propongono un intervento atto a risolvere il problema dell’artrosi quando essa interessa una sola zona del ginocchio: si tratta di una protesi parziale, delle dimensioni di 2 cm sdi spessore, chiamata protesi monocomportartimentale. Il nome deriva dal fatto che essa riveste sola-mente la parte danneggiata. Il ginocchio infatti è composto da tre compartimenti: il compartimento mediale, il compartimento laterale e il compartimento femoro-rotuleo. Se con una normale protesi si ricopre l’intera articolazione, quella monocompartimentale va invece a rivestire solamente il compartimento danneggiato, permettendo la conservazione della restante componente cartilaginea e legamentosa dell’articolazione.

L’intervento è assolutamente meno invasivo di quello per una protesi totale, il recupero è rapido e i vantaggi sono numerosi. Tra di essi, si enumerano appunto la conservazione dei legamenti crociati del ginocchio, oltre a una ridotta incisione della cute, a una minor perdita ematica durante l’intervento, a meno dolore post-operatorio, a un basso rischio di infezione e a una maggiore mobilità con tolleranza immediata al carico e all’esercizio. E se la situazione clinica lo richiedesse, è possibile una conversione successiva in protesi totale.

L’intervento dura meno di un’ora, viene eseguito con anestesia totale o spinale e permette al paziente di iniziare la riabilitazione pochi giorni dopo
essere stato operato. Addirittura in caso di pazienti giovani con un quadro generale di salute buono è possibile eseguire l’intervento in regime di day hospital: si entra in clinica al mattino e si esce in serata, sulle proprie gambe.

Come si svolge l’intervento? Viene praticata un’incisione in sede pararotulea mediale, si rimuove la cartilagine del compartimento danneggiato e le estremità del femore e della tibia vengono ricoperte con rivestimenti protesici di metallo fissati all'osso con del cemento speciale. Un inserto di plastica garantirà che la superficie di scorrimento tra le due componenti di metallo sia liscia.
A differenza di quanto avviene in interventi di protesi totale del ginocchio, la rotula non viene di-slocata, il quadricipite viene conservato (e non rescisso) e il canale midollare non viene aperto (passaggio che nelle operazioni di protesti totale allunga i tempi di ripresa). Non è necessario l’uso del laccio emostatico e le perdite di sangue sono minori rispetto ai casi di interventi di protesi totale. La degenza è meno lunga così come i tempi di recupero.

La protesi monocompartimentale non è adatta a casi di artrite reumatoide, condrocalcinosi e artro-patia cristallina, a pazienti sopra i 60 anni con una lesione del legamento crociato, a chi ha gravi deformità tibiali o femorali, a chi presenta una contrattura del ginocchio in flessione maggiore di 15 gradi, una deformità in varo superiore a 20 gradi, un valgo maggiore di 20 gradi, una flessione inferiore a 90 gradi, a sportivi di alto livello e grandi obesi. Per chi ha un solo compartimento del ginocchio danneggiato, è invece la soluzione in cui credono molto il Dottor D’Amario e FDA Salute, in grado di garantire un perfetto e rapido recupero.

Essa ha l’enorme vantaggio di poter risolvere il problema dell’artrosi quando essa insorge, preve-nendo così problemi futuri.

Il Dottor D’Amario è solito confortare i suoi pazienti dicendo loro che la protesi monocomparti-mentale è in grado di restituire loro in proprio ginocchio. Ritiene che sia indispensabile un’attività di screening atta a indagare l’insorgenza del problema dell’artrosi prima che esso porti a rinunce forzate e a conseguente frustrazione.
Per quanto concerne le casistiche, il Dottore annovera tra i suoi pazienti sportivi di tutte le discipline e di tutte le fasce. Spesso gli stessi gli inviano, dopo l’intervento, immagini mentre sciano, vanno in rampichino, in bicicletta corrono, ritornando cioè alla loro passione come se non avessero mai avuto problemi al ginocchio. La frase più ricorrente è “Dottore, avrei dovuto farlo molto prima!”
Dunque, in caso di problemi di artrosi, uno screening per una possibile protesi monocompartimentale è la scelta migliore.

Guarda anche 

La Corte penale internazionale spicca un mandato di arresto per il primo ministro israeliano Netanyahu, un ex ministro e un capo di Hamas

Giovedì la Corte penale internazionale ha emesso dei mandati di arresto contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il suo ex ministro della Difesa Yoa...
22.11.2024
Mondo

“Vogliono la mia morte politica”, denuncia Marine Le Pen sul processo contro di lei

"Vogliono la mia morte politica", ha affermato venerdì la leader del Rassemblement national francese Marine Le Pen, dopo la sentenza di ineleggibilit&agr...
16.11.2024
Mondo

Il presidente ucraino Zelensky è convinto che “la guerra finirà prima” con Trump

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato venerdì che “la guerra finirà prima” sotto la presidenza di Donald Trump, elogiando i suo...
16.11.2024
Mondo

Donald Trump nomina Robert F. Kennedy Jr Ministro della Salute

Donald Trump ha annunciato giovedì che nominerà Robert F. Kennedy Jr. Ministro della Salute. Kennedy, avvocato di professione e nipote del presidente assass...
15.11.2024
Mondo

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto