Svizzera, 14 luglio 2021
L'Austria mette al bando i Fratelli Musulmani
L’Austria è il primo Paese europeo ad aver bandito la Fratellanza Musulmana, una delle più importanti associazioni dell’islam politico a livello internazionale. L’8 luglio il parlamento austriaco ha approvato la legge antiterrorismo promossa dalla coalizione di governo fra popolari e verdi, guidata da Sebastian Kurz.
I Fratelli Musulmani erano già nel mirino del governo austriaco dopo l'attacco a Vienna in cui erano state uccise quattro persone e ferite 23 il 2 novembre 2020. L'organizzazione islamica ora è stato inserita nella lista nera alla fine della settimana scorsa, l'8 luglio, come un'organizzazione legata al "crimine a sfondo religioso". I suoi slogan e la sua letteratura sono stati vietati e il possesso o diffusione di materiale di propaganda è ora punibile con una multa di 4'000 euro e un mese di carcere.
La nuova legge antiterrorismo adottata
l'8 luglio dà alle autorità prerogative più ampie nel campo della sorveglianza e del controllo degli ambienti estremisti. Ma la sua misura più importante è l'inclusione dei Fratelli Musulmani nella lista dei "gruppi estremisti legati al crimine a sfondo religioso". Il nome della Fratellanza si unisce così a quelli dell'Isis, Al-Qaeda, Hamas, Hezbollah, il PKK curdo, i Lupi grigi turchi messi al bando anche in Francia e Germania, e il movimento fascista croato degli Ustasha.
Secondo il ministro dell'Interno, Karl Nehammer, questa strategia austriaca di "messa al bando dei simboli" si sta dimostrando più efficace della semplice messa al bando di gruppi o associazioni, che si ricostituiscono immediatamente sotto nuovi nomi. Stando a Nehammer, più di 27'000 infrazioni sono state registrate da quando una prima legge era stata introdotta all'indomani degli attacchi di novembre 2020.