Ticino, 26 agosto 2021
"In Ticino è urgente un blocco delle assunzioni di frontalieri"
Per salvaguardare il mercato del lavoro ticinese è urgente un blocco del rilascio dei permessi per lavoratori frontalieri. Ne è convinta Sabrina Aldi, vicecapogruppo della Lega dei Ticinesi in Granconsiglio, che in un'intervista pubblicata nell'edizione odierna del Corriere del Ticino ha espresso la sua preoccupazione per una situazione, quella del mercato del lavoro, definita "critica".
Secondo Aldi, la perdita di posti di lavoro nel settore terziario e l'aumento contemporaneo dei lavoratori frontalieri impone il blocco dei permessi G e l'introduzione dell'obbligo di residenza per i settori pubblici e parapubblici. La Lega dei Ticinesi, ricorda l'esponente leghista, ha già agito in questa direzione presentando due atti parlamentari e ora si auspica che il tema possa essere trattato in tempi brevi.
Per quanto riguarda la crisi di covid, Aldi, pur dicendosi favorevole a sensibilizzare

e spingere la popolazione ad aderire alla campagna vaccinale è comunque contraria a imposizioni e divieti "eccessivi" e ritiene vada rispettata la libertà di scelta, cosa che vale anche per i politici.
L'intervista si sposta in seguito sul tema del ricambio generazionale, con l'intervistatore che rammenta che negli ultimi anni diversi esponenti della prima ora del movimento di Via Monte Boglia sono scomparsi, non da ultimo il compianto sindaco di Lugano Marco Borradori. Una situazione che però non spaventa la granconsigliera leghista, conscia che ogni partito politico, con il passare del tempo, deve fare i conti con un ricambio generazionale. In questo senso Aldi rammenta che nelle passate elezioni diversi giovani sono stati eletti nei consessi cantonali e comunali nelle file della Lega e che, ne è convinta, "si distingueranno e porteranno avanti, anche in futuro, i nostri valori".