Svizzera, 27 agosto 2021
Primo ricorso per conto di un cane in Svizzera
Il cane Lokum è morto mercoledì, ma, suo malgrado, sarà un pioniere dei diritti degli animali in Svizzera. Questo cane di Pomerania (la razza raffigurata nella foto) è stato soppresso per decisione del servizio veterinario del canton Vaud, che sospettava che Lokum avesse la rabbia. Non d'accordo con la decisione delle autorità vodesi, l'avvocato del suo proprietario ha presentato ricorso contro la sentenza. Per conto del suo cliente ma anche... del cane stesso.
"Se non mi sbaglio, questo è il primo caso nella storia giudiziaria svizzera", ha detto l'avvocato, Romain Jordan, interpellato da "20 minutes". Il motivo per cui ha deciso di ricorrere per conto dell'animale stesso consiste nello "stabilire il cane come titolare diretto di diritti come persona non umana, senza passare attraverso il possesso materiale di una cosa da parte del suo proprietario". Jordan sostiene che anche Lokum ha dei diritti come essere senziente e cita quale esempio
la giurisprudenza straniera: in Argentina nel 2014 e in Colombia nel 2017, un orango e un orso sono stati riconosciuti come "persone non umane".
Anche se Lokum non c'è più il suo avvocato, un sostenitore della causa animale e membro della protezione animali di Ginevra, chiederà che il suo ricorso sia trattato comunque: vuole una decisione nel merito. Le sue possibilità di successo lasciano gli specialisti scettici. Interpellato dal portale romando François Bellanger, professore all'Università di Ginevra, nota che un animale "non è una persona. È un oggetto mobile nel senso del diritto civile, anche se questa qualifica è contestata da diversi anni. Di conseguenza, non ha capacità di presentare ricorso". Thierry Tanquerel, professore onorario all'UNIGE, ha un'opinione simile: "La vedo come un'operazione di comunicazione per far muovere la giurisprudenza in merito ai diritti degli animali".