Ticino, 27 settembre 2021
Lugano, "Sesso, droga e... schiamazzi: e nessuno vuole intervenire"
*Articolo dal Mattino della Domenica
Il centro di Lugano, ed in particolare la zona fra via al Forte e la sede della ex banca nazionale, è sempre stato un luogo piuttosto vivace e movimentato, grazie soprattutto al proliferare di bar, ristoranti e discoteche. Purtroppo però dal 1990 in poi, sono cominciate, ahinoi, anche le lamentele degli abitanti della zona per i continui schiamazzi e i reiterati rumori che caratterizzavano le nottate del posto.
Una situazione che inizialmente la polizia ha saputo contenere senza troppi problemi, fin quando nel 2011 e quindi nel 2017 si sono registrati fatti gravissimi nei pressi di una nota discoteca provocati da gruppi da cittadini di etnie straniere, fatti che sono poi sfociati in processi penali con conseguenti condanne. Non schiamazzi o rumori, questa volta, ma bensì aggressioni a mano armata, con tanto di coltello. E per poco non ci scappava il morto… Ma tant’è: torniamo in argomento, torniamo ai nostri giorni. Sì, perché S.L. (nome conosciuto alla redazione) ci ha chiamato per lamentarsi del degrado di quella particolare area del centro e per la presenza assai limitata, secondo lei, della polizia. Che nonostante le sollecitazioni dei cittadini, non interviene quasi mai per sedare gli umori balzani dei nottambuli di cui sopra.
Una situazione per altro già descritta dalle colonne di questo giornale la scorsa estate, quando un gruppo di giovani esaltati aveva disturbato la quiete dei cittadini di Cassarate. “Siamo arrivati al punto – ci dice la nostra interlocutrice - che adesso non sappiamo più a chi rivolgerci, visto che la polizia non fa nulla o quasi per cercare di porre un limite ad una situazione diventata sempre più fastidiosa. Mi è capitata di chiamarla più volte ed ho ricevuto la stessa risposta: abbiamo

le mani legate, rivolgetevi alla politica. Ma come? Sono pagati per garantire l`ordine o per delegare a qualcun altro la difesa di coloro che pagano il loro stipendio?”. La nostra lettrice è anni che convive con le follie notturne del quartiere. “Credo che tutto ruoti attorno ad una nota discoteca. Fuori succedono sempre cose strane.
Risse, schiamazzi, urla. Ma non solo: una sera mi sono avvicinata al balcone di casa mia ed ho visto due giovani che facevano sesso su una tavola sistemata vicino al locale notturno. Nessuno ha detto niente, immaginatevi l’imbarazzo dei passanti…”. Non è tutto. “Si consuma droga all’aperto, si beve senza ritegno e si grida ad ogni ora della notte. Anche sino alle 6 del mattino.
Ogni tanto passano gli agenti, la cui presenza, però, non sembra preoccupare più di quel tanto i giovani. Perché di giovani si tratta, molti dei quali minorenni. Le lascio immaginare il loro stato”. E aggiunge: “ Se qualcuno cerca di dialogare con loro per farli smettere, viene subissato di insulti e male parole. Qualche ragazzo ascolta, gli altri, la stragrande maggioranza, ci vanno più pesante con i titoli e le parolacce. Insomma: così non si può andare avanti. Chiedo alla polizia di fare qualcosa. È ora di finirla di fare lo scaricabarile e dare in mano la patata bollente ai politici!”.
Secondo S.L., le persone che agitano (eufemismo) le nottate da sballo di cui si parlava prima, “sono in maggioranza cittadini stranieri e credo provenienti da paesi del Centro e del Sudamerica”. Stranieri o meno, la situazione sembra degenerare e sarebbe forse il caso che le autorità mettessero un freno. Prima che si ripetano altri fattacci come quelli del 2011 o del 2017.
*Edizione del 26 settembre 2021
