Un detenuto del carcere di Muttenz (BL) è riuscito a evadere passando dalla feritoia attraverso cui vengono serviti i pasti. Una volta fuori dalla cella, l'uomo, un 33enne italiano, ha costretto il personale a liberare altri tre carcerati, per poi darsi alla fuga. L'episodio risale a marzo 2021, e viene alla luce adesso che l'evaso si trova sotto processo. Come riporta il portale "bz basel" i quattro detenuti, prima di fuggire, avevano rinchiuso le guardie e preso loro le chiavi con cui sono potuti uscire. Una volta fuori, tuttavia, la fuga è durata poco e alla fine i quattro si erano arresi alla polizia.
Il 33enne che aveva dato inizio all'evasione è comparso questa settimana davanti al tribunale penale di Basilea Campagna per rispondere a accuse di violenza e minacce
Il 33enne che aveva dato inizio all'evasione è comparso questa settimana davanti al tribunale penale di Basilea Campagna per rispondere a accuse di violenza e minacce
contro la sua ex compagna, reati a cui si aggiunge ora anche il suo tentativo di fuga.
Nonostante il divieto di contattarla, l'italiano avrebbe continuato a molestare la sua ex fidanzata. Tuttavia, nega di averla minacciata o di averle fatto pressioni. Interrogato dalla corte, ha anche descritto il suo tentativo di fuga come "il più grande errore della sua vita".
Il tribunale lo ha condannato a 18 mesi di reclusione con sospensione della pena, nonché l'espulsione dalla Svizzera per cinque anni. È stato condannato per coercizione e minacce, oltre che per privazione della libertà e tentativo di far fuggire dei carcerati. Non può più avvicinarsi alla sua ex ragazza e deve pagarle 1000 franchi come risarcimento morale. La sentenza non è ancora entrata in vigore.
Nonostante il divieto di contattarla, l'italiano avrebbe continuato a molestare la sua ex fidanzata. Tuttavia, nega di averla minacciata o di averle fatto pressioni. Interrogato dalla corte, ha anche descritto il suo tentativo di fuga come "il più grande errore della sua vita".
Il tribunale lo ha condannato a 18 mesi di reclusione con sospensione della pena, nonché l'espulsione dalla Svizzera per cinque anni. È stato condannato per coercizione e minacce, oltre che per privazione della libertà e tentativo di far fuggire dei carcerati. Non può più avvicinarsi alla sua ex ragazza e deve pagarle 1000 franchi come risarcimento morale. La sentenza non è ancora entrata in vigore.