*Comunicato Lega dei Ticinesi
Borradori aveva un rapporto di grande amore con Lugano, era la sua città e le ha dedicato tutto se stesso ricevendo in cambio la stima dei cittadini. La scritta apparsa sui muri dell’Ex macello “il molino vive Borradori no” non fa che confermare la pochezza di queste persone e quanto non sia opportuno considerarli come interlocutori in un discorso sul futuro dell’autogestione.
Chi crede che un centro giovanile debba essere un’isola di impunità da conquistare con minacce e comportamenti arroganti non merita comprensione. Ci attendiamo da parte del Municipio una posizione di grande fermezza nei confronti di questi adepti del fancazzismo che nascondono la loro arroganza dietro una presunta ideologia anarchica.
Borradori aveva un rapporto di grande amore con Lugano, era la sua città e le ha dedicato tutto se stesso ricevendo in cambio la stima dei cittadini. La scritta apparsa sui muri dell’Ex macello “il molino vive Borradori no” non fa che confermare la pochezza di queste persone e quanto non sia opportuno considerarli come interlocutori in un discorso sul futuro dell’autogestione.
Chi crede che un centro giovanile debba essere un’isola di impunità da conquistare con minacce e comportamenti arroganti non merita comprensione. Ci attendiamo da parte del Municipio una posizione di grande fermezza nei confronti di questi adepti del fancazzismo che nascondono la loro arroganza dietro una presunta ideologia anarchica.