VOTAZIONE - La decisione della SSR di disattivare le sue antenne FM già alla fine del 2024, con due anni di anticipo sulla scadenza prevista, si è rivelata un boomerang. I dati parlano chiaro: nel primo semestre 2025 si è registrato un calo netto degli ascoltatori, in particolare in Ticino e in Romandia.
Il deputato Omar Balli (Lega) ha commentato duramente: «Molti utenti ascoltano ancora la radio FM, soprattutto in auto, e non credo che intendano spendere centinaia di franchi in adattatori». Secondo Balli, insistere nello spegnere definitivamente le FM anche per le radio private sarebbe un regalo alle emittenti italiane: «Equivarrebbe a dirottare il pubblico oltre confine, con conseguente danno per il dibattito democratico».
Balli respinge l’idea che difendere le FM sia una battaglia di retroguardia: «Il Consiglio nazionale ha fatto benissimo a perorare la causa del mantenimento delle FM. Si tratta di impedire un’ulteriore perdita di pubblico per le nostre radio, a tutto vantaggio del Ticino». E rincara la dose: «Il pubblico ha toppato e ora dovremmo punire anche il privato? Ma allora il ruolo democratico dei media vale solo quando si perora la causa dei sussidi? Ma per favore!».
Il messaggio è chiaro: spegnere le FM non è un’innovazione, ma un rischio per il pluralismo e per l’informazione di prossimità.