Un pranzo di famiglia in un ristorante vallesano è finito con il padre e il figlio che se le sono date di santa ragione e si è concluso con due condanne. Il 5 settembre scorso, una riunione di una famiglia italiana è sfuggita di mano a Les Mayens-de-Chamoson, nel Vallese centrale.
Per motivi banali, è scoppiata una lite verbale tra il padre e il figlio 36enne. Il 36enne, infastidito da un'affermazione del padre, ha afferrato il coperchio di un bidone della spazzatura e poi si è avvicinato al padre per colpirlo. Quest'ultimo è riuscito a proteggersi e poi è riuscito a spingere via il suo aggressore facendolo cadere a terra.
Il padre a questo punto ha anche lui perso le staffe e colpito a sua volta colpito il figlio, che era ancora a terra, colpendolo sul braccio e sul torso con molti calci. Gli ha anche dato due pugni nella parte superiore del corpo, uno dei quali ha colpito la testa del figlio, rompendogli il naso.
Quest'ultimo ha poi sporto denuncia contro il padre, che è stato recentemente condannato. In un'ordinanza del tribunale penale emessa il 6 gennaio 2022, il pubblico ministero della regione del Vallese centrale ha condannato il padre a una pena pecunaria di 30 aliquote giornaliere a 30 franchi sospesa per due anni e al pagamento di una multa di 200 franchi. L'uomo è stato ritenuto colpevole di lesioni corporali semplici qualificate. Per il giudice, "non si può accettare che il padre abbia agito in uno stato di eccitazione scusabile causato dall'attacco subito in precedenza". Una reazione sproporzionata che è valsa al colpevole una condanna.
Per motivi banali, è scoppiata una lite verbale tra il padre e il figlio 36enne. Il 36enne, infastidito da un'affermazione del padre, ha afferrato il coperchio di un bidone della spazzatura e poi si è avvicinato al padre per colpirlo. Quest'ultimo è riuscito a proteggersi e poi è riuscito a spingere via il suo aggressore facendolo cadere a terra.
Il padre a questo punto ha anche lui perso le staffe e colpito a sua volta colpito il figlio, che era ancora a terra, colpendolo sul braccio e sul torso con molti calci. Gli ha anche dato due pugni nella parte superiore del corpo, uno dei quali ha colpito la testa del figlio, rompendogli il naso.
Quest'ultimo ha poi sporto denuncia contro il padre, che è stato recentemente condannato. In un'ordinanza del tribunale penale emessa il 6 gennaio 2022, il pubblico ministero della regione del Vallese centrale ha condannato il padre a una pena pecunaria di 30 aliquote giornaliere a 30 franchi sospesa per due anni e al pagamento di una multa di 200 franchi. L'uomo è stato ritenuto colpevole di lesioni corporali semplici qualificate. Per il giudice, "non si può accettare che il padre abbia agito in uno stato di eccitazione scusabile causato dall'attacco subito in precedenza". Una reazione sproporzionata che è valsa al colpevole una condanna.