Sport, 03 aprile 2022

Mattia Croci Torti: “Restiamo sereni“

LUGANO - Non ha mai negato un sorriso a nessuno, ci disse una volta Mattia Croci Torti, valido e pragmatico condottiero del FC Lugano. E a maggior ragione, in tempi bui e complicati come questi, la sua innata umanità esce fuori dirompente e genuina quando tocchiamo un argomento che normalmente dovrebbe essere trattato in altre pagine del giornale, la crisi ucraina. Il tecnico bianconero è solidale con coloro che soffrono: “Siamo vicini al popolo ucraino come a tutti quelli che vivono in miseria o sono vittime dei conflitti. Non dimentichiamoci mai i valori della vita e i veri problemi che assillano le società moderne. La guerra in Ucraina non è poi così lontana, in tutti i sensi: dalle mie parti poi, a Balerna e a Chiasso, ho visto tante famiglie adoperarsi per ospitare famiglie in fuga dalla guerra. Esempi da seguire ”.


Intanto però il Lucerna incombe. Oggi in campionato e il 21 aprile in Coppa Svizzera. Andiamo con ordine. 
Comincio col dire che dobbiamo restare tutti sereni e non pensare troppo alla sfida che si svolgerà a Cornaredo fra tre settimane. Adesso siamo concentrati sul campionato e sulla squadra di Mario Frick, che ho visto in ripresa e può ancora evitare lo spareggio. Il campionato dice che siamo fra le quattro migliori e che, primo posto a parte, tutto può succedere. Dunque calma e sangue freddo, anche se… 

Anche se…
Ho un occhio e un pensiero a quei giocatori che hanno bisogno di tirare il fiato o che sono a rischio infortunio. In chiave Coppa Svizzera dal mese di febbraio scorso ho sempre cercato di tenere presente questo aspetto. 


Troverà un Lucerna diverso rispetto a quello di Celestini? 
Per noi non è certo una novità la squadra della Svizzera Centrale visto che abbiamo già affrontato la squadra di Mario Frick, un tecnico molto preparato. Ormai ci conosciamo tutti, non ci sono segreti per nessuno. 



Senta: Lavanchy e Custodio partiranno, Lovric idem, per Sabbatini si tratta. Non è preoccupato?
La società sta lavorando alacremente per la prossima stagione. Del resto sono arrivati elementi quali Aliseda, Celar, Amoura, Selassiè, Valenzuela e Rüegg, che per il nostro campionato sono fior di giocatori. Alcuni hanno bisogno di crescere e maturare, ovvio. Ma se sono a Lugano è perché la dirigenza crede in loro e conosce il loro valore.


Investitori importanti e credibili altrove, vedi Losanna, non sempre ci vedono giusto. 
Non entro nel merito, mi preoccupo di quello che succede in casa nostra e posso confermare che il club sta facendo il possibile per allestire una squadra in grado di stare ai vertici nei prossimi anni. Blaser ha detto che il Lugano vuole arrivare in alto.


Croci Torti: il suo lavoro sinora è stato molto apprezzato, soprattutto dai tifosi. Eppure inizialmente non è stato facile. 
Quando sono approdato sulla panchina del Lugano ho trovato delle macerie, provocate dalla presunta cordata brasiliana, con giocatori presi da quel gruppo e non in grado di giocare. Per un motivo o per l’altro. Prendiamo ad esempio Demba Ba. 


Nel frattempo il fantasista bianconero Mattia Bottani è finito nel giro della Nazionale. 
Per lui e Marchesano è certamente uno stimolo a dare ancora di più. Chissà che in futuro Yakin non decida di convocarli dopo averli messo di... picchetto. A fine anno ci sono i Mondiali. 


Dal calcio di casa nostra a quello mondiale. Ha visto l’Italia? 
È la crudele legge del calcio. Non credo, per altro, che gli azzurri abbiano perso la qualificazione contro la Macedonia. Bensì contro la Svizzera. Due partite dominate e finite in parità.


Un commento infine sul sorteggio Mundial della Svizzera.
Non trovo sia un cattivo sorteggio. A parte il Brasile, fortissimo come sempre, con Serbia e Camerun ce la giochiamo partendo alla pari. Del resto abbiamo già dimostrato il nostro valore. Nessun timore.

M.A.

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