SCONTRI EPICI – Da giocatore Schällibaum ha vinto tre campionati e una Coppa Svizzera con il GC ed ha vestito 31 volte la maglia della nazionale rossocrociata. Difensore esterno di valore, ha smesso di giocare nel 1998 e l'anno successivo ha cominciato ad allenare. Il suo primo club importante è stato lo Young Boys. Epici i suoi scontri dialettici (eufemismo) con il tecnico del Lugano Roberto Morinini durante le sfide fra i bernesi e i bianconeri. Erano i primi anni Duemila. Nel 2001 Schelli porterà i gialloneri in Super League.
NELLA CAPITALE – Da una capitale all' altra. Dopo le esperienze non felicissime con il Servette e lo Sciaffusa, nel 2008, poco dopo le dimissioni di Vlado Petkovic e la promozione dei granata in Super League, Marco prende in mano il Bellinzona. La prima stagione è quasi...trionfale: salvezza raggiunta già in aprile e buon comportamento in Europa. La piazza stravede per lui. Umano, disponibile, quando c'è da alzare i toni non si fa pregare. Ma nella seconda stagione le cose non vanno come vorrebbe.
LUSTRINELLI E il BOSS – I primi segnali arrivano nell' autunno del 2009 quando Lustrinelli, attuale CT della Under 21 elvetica, lo manda a quel paese durante Aarau-Bellinzona. Il presidente Giulini anzichè condannare il gesto del dito medio di Mauro, ne sottolinea i tratti (presunti) del leader. La barca intanto comincia ad affondare e il Bellinzona incassa un paio di sconfittesevere fra le mura domestiche
(qualcuno sussurò che dietro a questi risultati ci fosse la lunga mano del calcio scommesse). Così il primo novembre, dopo uno 0-5 casalingo col San Gallo, il tecnico rassegna fra le lacrime le dimissioni. Caso più unico che raro: se ne va rinunciando allo stipendio.
SPAREGGIO – Non passa molto tempo e il destino di Schällibaum e del Bellinzona si incrociano nuovamente. Ma stavolta lo zurighese siede sulla panchina del Lugano che si gioca proprio contro i granata la promozione in A: è il derby della paura! Ma lo perderà nei secondi finali del match di ritorno a Cornaredo, quando Doudin colpisce la traversa. Avesse segnato, i bianconeri sarebbe saliti nella massima serie.
RENZETTI – Confermato a Lugano, nel 2010 Schällibaum sta per raggiungere l'agognata promozione. Ma da marzo ad aprile la sua squadra scialacqua 14 punti di vantaggio sul Losanna e viene beffata sia dai vodesi che dal Servette. Fra i responsabili del crollo c'è anche l' allora presidente Renzetti che, con le sue dichiarazioni a mezzo stampa, destabilizza il gruppo e manda in crisi il Mister, che nel bel mezzo della bagarre finale per la promozione viene pure cacciato. Giovedì sera a Fuorigioco sono arrivate le scuse di Angelo (meglio tardi che mai).
SPAREGGIO – Non passa molto tempo e il destino di Schällibaum e del Bellinzona si incrociano nuovamente. Ma stavolta lo zurighese siede sulla panchina del Lugano che si gioca proprio contro i granata la promozione in A: è il derby della paura! Ma lo perderà nei secondi finali del match di ritorno a Cornaredo, quando Doudin colpisce la traversa. Avesse segnato, i bianconeri sarebbe saliti nella massima serie.
RENZETTI – Confermato a Lugano, nel 2010 Schällibaum sta per raggiungere l'agognata promozione. Ma da marzo ad aprile la sua squadra scialacqua 14 punti di vantaggio sul Losanna e viene beffata sia dai vodesi che dal Servette. Fra i responsabili del crollo c'è anche l' allora presidente Renzetti che, con le sue dichiarazioni a mezzo stampa, destabilizza il gruppo e manda in crisi il Mister, che nel bel mezzo della bagarre finale per la promozione viene pure cacciato. Giovedì sera a Fuorigioco sono arrivate le scuse di Angelo (meglio tardi che mai).