Sport, 25 aprile 2022

Il ritorno di Schällibaum: uomo e tecnico perbene

Diresse il Bellinzona dal 2008 al 2009 durante la controversa era Giulini

BELLINZONA - Dopo 13 anni Marco Schällibaum torna alla guida del Bellinzona. La notizia, non nascondiamolo, ha fatto un certo scalpore. In primo luogo perchè il tecnico zurighese aveva recentemente dichiarato di volersi prendere una pausa dopo la rottura con il Basilea (versante Under 21); in secondo perchè, conoscendone i tratti caratteriali, non ce lo vediamo proprio reggere il confronto e le intromissioni del patron Pablo Bentancur nelle questioni tecnico- tattiche; intrimissioni che sono poi alla base della rottura fra Jean Michel Aeby e il peruviano. Ma torniamo a Marco Schällibaum, uomo e tecnico perbene (una merce rara nel calcio moderno), ricordandone i momenti più significativi di carriera.


SCONTRI EPICI – Da giocatore Schällibaum ha vinto tre campionati e una Coppa Svizzera con il GC ed ha vestito 31 volte la maglia della nazionale rossocrociata. Difensore esterno di valore, ha smesso di giocare nel 1998 e l'anno successivo ha cominciato ad allenare. Il suo primo club importante è stato lo Young Boys. Epici i suoi scontri dialettici (eufemismo) con il tecnico del Lugano Roberto Morinini durante le sfide fra i bernesi e i bianconeri. Erano i primi anni Duemila. Nel 2001 Schelli porterà i gialloneri in Super League. 


NELLA CAPITALE – Da una capitale all' altra. Dopo le esperienze non felicissime con il Servette e lo Sciaffusa, nel 2008, poco dopo le dimissioni di Vlado Petkovic e la promozione dei granata in Super League, Marco prende in mano il Bellinzona. La prima stagione è quasi...trionfale: salvezza raggiunta già in aprile e buon comportamento in Europa. La piazza stravede per lui. Umano, disponibile, quando c'è da alzare i toni non si fa pregare. Ma nella seconda stagione le cose non vanno come vorrebbe. 



LUSTRINELLI E il BOSS – I primi segnali arrivano nell' autunno del 2009 quando Lustrinelli, attuale CT della Under 21 elvetica, lo manda a quel paese durante Aarau-Bellinzona. Il presidente Giulini anzichè condannare il gesto del dito medio di Mauro, ne sottolinea i tratti (presunti) del leader. La barca intanto comincia ad affondare e il Bellinzona incassa un paio di sconfittesevere fra le mura domestiche
(qualcuno sussurò che dietro a questi risultati ci fosse la lunga mano del calcio scommesse). Così il primo novembre, dopo uno 0-5 casalingo col San Gallo, il tecnico rassegna fra le lacrime le dimissioni. Caso più unico che raro: se ne va rinunciando allo stipendio. 


SPAREGGIO – Non passa molto tempo e il destino di Schällibaum e del Bellinzona si incrociano nuovamente. Ma stavolta lo zurighese siede sulla panchina del Lugano che si gioca proprio contro i granata la promozione in A: è il derby della paura! Ma lo perderà nei secondi finali del match di ritorno a Cornaredo, quando Doudin colpisce la traversa. Avesse segnato, i bianconeri sarebbe saliti nella massima serie. 


RENZETTI – Confermato a Lugano, nel 2010 Schällibaum sta per raggiungere l'agognata promozione. Ma da marzo ad aprile la sua squadra scialacqua 14 punti di vantaggio sul Losanna e viene beffata sia dai vodesi che dal Servette. Fra i responsabili del crollo c'è anche l' allora presidente Renzetti che, con le sue dichiarazioni a mezzo stampa, destabilizza il gruppo e manda in crisi il Mister, che nel bel mezzo della bagarre finale per la promozione viene pure cacciato. Giovedì sera a Fuorigioco sono arrivate le scuse di Angelo (meglio tardi che mai).

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