Tutti i cittadini svizzeri, siano essi uomini o donne, dovrebbero svolgere un qualche tipo di servizio obbligatorio a favore della comunità. È questo l'obiettivo di un comitato che ha appena lanciato l'iniziativa popolare "Per una Svizzera impegnata", conosciuta anche come "iniziativa di servizio cittadino". I promotori hanno tempo fino al 26 ottobre 2023 per raccogliere le 100'000 firme necessarie.
Nel loro testo, i promotori esigono che tutti i cittadini svizzeri, maschi o femmine, svolgano il servizio civile sotto forma di servizio militare o di un altro servizio legalmente riconosciuto, come la protezione civile o il servizio civile.
Chi si rifiuta di svolgere questo servizio dovrebbe pagare una tassa. Gli stranieri dovranno essere informati per legge se dovranno anche prestare servizio civile. La perdita di reddito delle
Nel loro testo, i promotori esigono che tutti i cittadini svizzeri, maschi o femmine, svolgano il servizio civile sotto forma di servizio militare o di un altro servizio legalmente riconosciuto, come la protezione civile o il servizio civile.
Chi si rifiuta di svolgere questo servizio dovrebbe pagare una tassa. Gli stranieri dovranno essere informati per legge se dovranno anche prestare servizio civile. La perdita di reddito delle
persone impegnate sarebbe compensata dalla Confederazione. Inoltre, l'iniziativa afferma che il personale dei servizi di intervento in caso di crisi, in particolare l'esercito e la protezione civile, deve essere garantito.
Se approvata, l'iniziativa per i promotori rappresenterebbe un "doppio passo storico" in quanto assicura l'uguaglianza di genere nel servizio alla comunità, dicono. Inoltre, mette il servizio civile e la protezione civile sullo stesso piano del servizio militare, sottolineano. "Stiamo anche passando da un obbligo di servizio esclusivamente maschile a un servizio cittadino per tutti, perché tutti contano", dicono. Inoltre, questo impegno non solo rafforzerà la coesione tra gli strati sociali e le regioni linguistiche, ma permetterà a tutti di acquisire ulteriori competenze utili per il mercato del lavoro, ritiengono i promotori.
Se approvata, l'iniziativa per i promotori rappresenterebbe un "doppio passo storico" in quanto assicura l'uguaglianza di genere nel servizio alla comunità, dicono. Inoltre, mette il servizio civile e la protezione civile sullo stesso piano del servizio militare, sottolineano. "Stiamo anche passando da un obbligo di servizio esclusivamente maschile a un servizio cittadino per tutti, perché tutti contano", dicono. Inoltre, questo impegno non solo rafforzerà la coesione tra gli strati sociali e le regioni linguistiche, ma permetterà a tutti di acquisire ulteriori competenze utili per il mercato del lavoro, ritiengono i promotori.