Svizzera, 02 maggio 2022
Partiti favorevoli a una votazione popolare sulla neutralità
Nel prossimo futuro i cittadini svizzeri potrebbero doversi esprimere sulla neutralità, argomento diventato di attualità dopo quanto avvenuto in Ucraina nelle scorse settimane. Secondo la "SonntagsZeitung", c'è consenso da destra a sinistra per una votazione che attualizzi il concetto di neutralità e come applicarla. Il foglio zurighese cita Hans-Peter Portmann (PLR/ZH, nella foto) secondo cui: "La neutralità fa parte del DNA della Svizzera, per questo è necessaria una votazione popolare". Il suo piano è di sottoporre al popolo nuove leggi, che la Commissione di politica estera del Consiglio nazionale sta elaborando e che saranno poi esaminate dal parlamento. Il deputato zurighese ha approvato una proposta in tal senso nella commissione.
Sebbene la neutralità sia ora sancita dalla costituzione, le leggi non contengono disposizioni su come la Svizzera debba comportarsi come paese neutrale. La necessità
di ridefinire la neutralità non è contestata né dalla sinistra né dalla destra. Il consigliere nazionale Fabian Molina (PS/ZH) ha detto che aspettava questa discussione da molto tempo. A suo avviso, la Svizzera "deve poter difendere in futuro il rispetto dei diritti dell'uomo e dei popoli in modo mirato, anche attraverso sanzioni autonome".
Nel Centro, la consigliera nazionale Elisabeth Schneider-Schneiter dice che il conflitto in Ucraina ha portato a un cambiamento di mentalità: "Quando i valori dell'Occidente sono sotto attacco, come oggi, la Svizzera deve fare la sua parte per difenderli". Anche l'UDC è a favore di una definizione più concreta della neutralità, secondo Franz Grüter (LU), ma in senso opposto a quanto ambiscono gli altri partiti: "Dobbiamo tornare alla piena neutralità. È una risorsa per poter mediare nei conflitti internazionali".