Svizzera, 11 maggio 2022
"Sanzioni alla Russia, quali conseguenze per la Svizzera?"
Il Consiglio federale ha tenuto conto delle conseguenze per la Svizzera della ripresa delle sanzioni UE contro la Russia? È la domanda che il Consigliere nazionale Lorenzo Quadri pone in un'interpellanza inoltrata oggi, interpellanza in cui Quadri avanza l'ipotesi, "assai verosimile", che le sanzioni contro la Russia non abbiano sufficienti basi legali, esponendo quindi la Confederazione a richieste di risarcimenti dalle persone toccate da questa misura.
Quadri inoltre chiede al Consiglio federale se ha già calcolato le conseguenze per la piazza finanziaria svizzera delle sanzioni, visto che si stima che, prima delle sanzioni, circa 150/200 miliardi di franchi di cittadini russi erano presenti nelle banche elvetiche. Somme che, si può prevedere, in larga parte lasceranno la Svizzera con conseguente perdite di indotto per l'economia
svizzera.
Un ultimo aspetto su cui l'esponente leghista chiede il parere del governo è l'"ingratitudine" dell'Unione europea verso la Svizzera, nonostante quest'ultima abbia ripreso le sanzioni decise da Bruxelles. "Malgrado il CF abbia abbandonato la neutralità svizzera – scrive Quadri - per allinearsi alla posizione dell’UE sulle sanzioni alla Russia, compiendo dunque un sacrificio enorme, la posizione di Bruxelles nei confronti del nostro Paese resta improntata alla più totale intransigenza, chiusura ed ingratitudine". Quale esempio Quadri cita il programma di ricerca Horizon, da cui la Svizzera resta esclusa, mentre altri paesi che non fanno parte dell'UE e hanno mantenuto un atteggiamento più ambiguo verso le due parti in conflitto, come la Turchia, sono invece presenti.