La Svizzera ha comunque altre frecce nell’arco. Pensiamo a Loic Meillard, ambivalente e in crescita, a Roman Zenhäusern, che ieri ha vinto lo slalom speciale di Chamonix, e a Daniel Yule che in stagione ha già trionfato due volte fra i paletti stretti. In casa rossocrociata saranno questi i nomi su cui puntare, anche se Odermatt resta il nostro numero 1: per classe, forza e continuità di risultati. Courchevel potrebbe regalargli altre giornate memorabili. Occhio, comunque, a Kristoffersen e Kilde. I due norvegesi, che da ottobre ad oggi hanno dimostrato tutto il loro valore, sono gli avversari più temibili per lo squadrone rossocrociato. Quasi certamente assente il terzo scandinavo Lucas Braathen, numero 1 al mondo dello slalom speciale, che è stato operato di appendicite.
In campo femminile, come detto, si attende una conferma di Mikaela Shiffrin, del cui potenziale e del cui
talento conosciamo praticamente tutto. La statunitense ha tutto per allungare la striscia di successi stagionali, anche sul suo cammino troverà Lara Gut Behrami e Petra Vhlova, le più accreditate per sbarrarle la strada. La ticinese, ricordiamolo, due anni fa fu protagonista nelle Dolomiti, conquistando la medaglia d’oro in Super G e in gigante, oltre al bronzo in discesa.
Occhio naturalmente anche a Corine Suter, Wendy Holdener e Michelle Gisin, che sulla carta sono in grado di abbellire il bilancio del nostro medagliere. Domani la prima prova: la combinata femminile, disciplina nella quale Holdener è la campionessa iridata in carica.
Occhio naturalmente anche a Corine Suter, Wendy Holdener e Michelle Gisin, che sulla carta sono in grado di abbellire il bilancio del nostro medagliere. Domani la prima prova: la combinata femminile, disciplina nella quale Holdener è la campionessa iridata in carica.