Un disoccupato residente a Zofingen, nel canton Berna, si è ritrovato indebitato nonostante fosse obbligato a versare all'ex moglie 3'000 franchi al mese per il suo mantenimento. Messo alle strette, ha escogitato una soluzione criminale per risolvere i suoi problemi finanziari: rapinare l'azienda per cui lavorava. L'uomo si è introdotto nella casa del suo ex datore di lavoro per svuotare il registratore di cassa. Il caso è stato recentemente deferito al tribunale distrettuale.
Come riporta il "Zofinger Tagblatt", sapendo si trovava la chiave del registratore di cassa quando lavorava per l'azienda, l'imputato non ha avuto problemi ad accedere al denaro conservato nel negozio. Ha forzato una finestra nel seminterrato, ha rotto un vetro, ha preso la chiave e prelevato il denaro contenuto nella cassa.
Ha usato lo stesso stratagemma tre volte. La terza volta, l'accusato era accompagnato dal suo spacciatore, al quale doveva circa 400-500 franchi di cocaina. La merce rubata e i danni causati ammontavano a circa 20'000 franchi.
L'imputato ha utilizzato altri schemi per fare soldi. Ha ottenuto in modo fraudolento 13'760 franchi dall'ufficio di collocamento per sei mesi, chiedendo un'indennità di disoccupazione a cui non aveva diritto. "È stata un'idiozia da parte mia, è stato un errore", ha detto l'uomo alla corte. E, come se non bastasse, ha guidato un'auto quando ha dovuto consegnare la patente. "Ho passato un periodo molto difficile", ha ammesso l'imputato.
Durante il processo la vicenda si è arricchita di un colpo di scena. Si è scoperto che l'imputato aveva pagato erroneamente il mantenimento alla sua ex moglie. Il figlio per il quale aveva pagato 3'000 franchi al mese infatti non era suo.
Per questi atti, l'imputato è stato condannato a 18 mesi di reclusione sospesi per quattro anni per furti multipli, danni alla proprietà, frode, guida senza patente e infrazione alla legge sugli stupefacenti.