Il governo americano è attivamente alla ricerca di Paesi che accolgano la trentina di detenuti ancora presenti nel carcere statunitense di Guantanamo. L'argomento è stato sollevato durante le discussioni diplomatiche tra la Svizzera e gli Stati Uniti, secondo quanto ha appreso l'emittente romanda RTS.
Solo 34 detenuti sono ancora a Guantanamo sui circa 780 incarcerati dall'apertura della prigione a Cuba nel 2002. Molti di loro non sono mai stati processati. Venti sono considerati "rilasciabili", per lo più provenienti dallo Yemen.
Gli Stati Uniti si rifiutano di accoglierli sul proprio territorio o di inviarli in regioni del mondo instabili come lo Yemen. Washington è quindi alla ricerca attiva di Paesi ospitanti.
La questione dell'accoglienza di alcuni di questi detenuti in Svizzera è stata sollevata ai massimi livelli della Confederazione, tra l'ambasciatore svizzero a Washington Jacques Pitteloud e il consigliere federale Ignazio Cassis, riferisce la RTS.
Se la Confederazione accettasse la richiesta americana, non sarebbe la prima volta: la Svizzera ha già accolto tre ex prigionieri di Guantanamo, un uzbeko e due uiguri, rispettivamente nel 2009 e nel 2010.
Ma le persone ancora oggi detenute sono state catturate dagli americani più di 20 anni fa, due decenni di confino e torture. Molti dei detenuti soffrono di gravi disturbi mentali che richiederebbero cure speciali in caso di trasferimento.
Secondo l'ufficio di Ignazio Cassis, "il tema viene sollevato sporadicamente dagli Stati Uniti". Ma per il momento non c'è alcuna richiesta ufficiale. Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) si rifiuta quindi di commentare ulteriormente.