Svizzera, 16 marzo 2023

Credit Suisse, la crisi continua: pronto l'intervento della BNS

La Banca nazionale svizzera è pronta a lanciare un salvagente in favore di Credit Suisse, mettendo a disposizione liquidità "in caso di bisogno". Lo ha comunicato mercoledì sera con una nota, specificando, insieme all'autorità di vigilanza FINMA, che le esigenze in materia di capitalizzazione e liquidità imposte alle banche di rilevanza sistemica sono soddisfatte. Questa operazione dovrebbe mettere al riparo la seconda banca elvetica da ulteriori crolli in Borsa. Inoltre, si legge nel comunicato, i problemi attualmente in corso in determinati istituti bancari statunitensi (nello specifico, il fallimento della Silicon Valley Bank, ndr) non comportano alcuni pericolo diretto di contagio per il mercato finanziario svizzero. 


Mercoledì nero in Borsa per il titolo di Credit Suisse, che ha toccato un nuovo minimo precipitando a  1,56 franchi (-30% dall’apertura), per poi risalire fino 1,90 (-15%) e chiudere infine a 1,.69 (-24%). Il trend negativo ha contagiato tutti i maggiori listini europei e quelli americani. I “credit default swap” a cinque anni (i certificati di assicurazione che proteggono contro l'insolvenza di una società) hanno raggiunto il valore record di 625 punti.

Si pensi, a titolo di paragone, che i CDS di UBS sono a 87. Per diversi esperti Credit Suisse è prossima al tracollo, tra cui il noto economista Nouriel Roubini, secondo cui la banca sarebbe sì “too big to fail” (troppo grande per fallire), ma anche “tuo big to be saved” (troppo grande per essere salvata). Così in un'intervista a Bloomberg. A confermare la gravità della situazione, il "Financial Times" secondo cui Credit Suisse avrebbe chiesto alla BNS e alla FINMA un segnale pubblico di sostegno.

Guarda anche 

Kaiseraugst 50 anni dopo

Nel 2025 ricorre il cinquantesimo anniversario delle manifestazioni contro la realizzazione della centrale di nucleare di Kaiseraugst. Quell’occupazione di 11 setti...
13.07.2025
Svizzera

Anche a Basilea ci si lamenta dei bagnanti provenienti dall'estero

Non è solo a Porrentruy che ci sono problemi con i bagnanti “frontalieri” che provengono dalla vicina Francia. Anche a Basilea c'è un proble...
13.07.2025
Svizzera

La Confederazione spende 4 milioni per una nuova ambasciata in Cina ma poi abbandona il progetto

Il Consiglio federale aveva grandi progetti per la sua ambasciata in Cina. Ma il progetto, pianificato per dieci anni, sta incontrando difficoltà, come ha rivelato...
12.07.2025
Svizzera

Un criminale espulso su dieci fa ritorno in Svizzera nonostante il divieto

Espulsi dalla Svizzera, ma nonostante ciò fanno ritorno. Secondo dei dati forniti dal Canton Turgovia, tra il 2020 e il 2024 in questo cantone della Svizzera orien...
12.07.2025
Svizzera

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto