La Via Monte Ceneri (che collega Cadenazzo a Rivera) rappresenta un asse nevralgico, in quanto, quale unica alternativa all’autostrada A2, unisce sud e nord del Ticino. Un collegamento stradale, questo, realizzato negli anni ’60 del secolo scorso che, con l’apertura dell’autostrada ha registrato un’importante diminuzione dei passaggi giornalieri dei veicoli. Tuttavia, negli anni a seguire il suo utilizzo è stato tale da incidere in modo massiccio sullo stato di conservazione. Ed è per questo che il Dipartimento del territorio ha avviato, nell’autunno del 2021, il risanamento dei circa sette chilometri di strada cantonale del Passo (ma pure di infrastrutture e manufatti) che finora non era mai stata oggetto di importanti provvedimenti di conservazione, fatta eccezione per interventi di manutenzione locali.
Il costo complessivo del progetto ammonta a 22 milioni di franchi, a carico del Cantone, mentre la conclusione dei lavori è prevista per la fine di settembre di quest’anno.
	 
Scongiurare ulteriori interventi
Il risanamento della Via Monte Ceneri è dettato dalla necessità di garantire la fruibilità di quest’arteria senza dover ricorrere a continui interventi di manutenzione. Il progetto, infatti, mira a realizzare un completo rinnovo della strada, in modo che il Cantone non debba eseguire ulteriori lavori per i prossimi 30 anni, fuorché la manutenzione ordinaria. Grazie a quest’opera si eviterà, così, di arrecare eventuali disagi futuri agli utenti della strada in transito.
	 
Tra pavimentazione e canalizzazioni
La pavimentazione stradale in calcestruzzo mostra direttamente i segni dell’usura. Macchie di ruggine, fessure, buche, rotture di bordi, assenza di masticatura nei giunti, rappezzi mal eseguiti e movimenti verticali delle lastre sono alcuni esempi di difetti che è stato possibile osservare e catalogare. Da qui si è potuto progettare una serie di interventi di risanamento dei singoli difetti.
Un’altra misura necessaria riguarda le canalizzazioni delle acque meteoriche presenti. La loro posa risale agli anni di costruzione della strada e, di conseguenza, anche in questo caso si rende necessario un intervento di risanamento. Vi è, infine, una situazione da sanare in corrispondenza di due dei quattro tornanti esistenti, dove si presentano dei problemi di gelo durante i mesi invernali, causa di disagio e possibile pericolo per chi si trova a transitare in quelle zone.
	 
Traffico e gestione dei cantieri
Principalmente la conduzione del traffico è stata definita in modo da avere sempre una corsia aperta al transito per ciascun senso di marcia. Unicamente nel primo tratto il traffico viene gestito con impianto semaforico, vista la limitata larghezza del campo stradale. A livello di lavori è previsto che vengano eseguiti all’interno della stessa fase di risanamento (lastre in calcestruzzo, barriere e canalizzazioni) e successivamente alla posa della nuova pavimentazione.
	 
Estate: priorità ai ciclisti
Nell’imminenza della stagione estiva, il DT ha considerato anche la questione della gestione della mobilità lenta. In questo senso ha predisposto delle misure specifiche da adottare quando, appunto, i ciclisti saranno più numerosi: nei tratti dove la corsia ciclabile non è ancora stata rinnovata, sono in generale previste delle corsie di cantiere un po’ più larghe, così da agevolarne il transito e garantire maggior sicurezza. Nelle fasi, invece, nelle quali non sarà possibile usufruire di questa larghezza, alle biciclette verrà data la priorità di transito rispetto al traffico motorizzato, e ciò grazie alla presenza di un agente sul posto.
	
*Dal MDD
Il costo complessivo del progetto ammonta a 22 milioni di franchi, a carico del Cantone, mentre la conclusione dei lavori è prevista per la fine di settembre di quest’anno.
Scongiurare ulteriori interventi
Il risanamento della Via Monte Ceneri è dettato dalla necessità di garantire la fruibilità di quest’arteria senza dover ricorrere a continui interventi di manutenzione. Il progetto, infatti, mira a realizzare un completo rinnovo della strada, in modo che il Cantone non debba eseguire ulteriori lavori per i prossimi 30 anni, fuorché la manutenzione ordinaria. Grazie a quest’opera si eviterà, così, di arrecare eventuali disagi futuri agli utenti della strada in transito.
Tra pavimentazione e canalizzazioni
La pavimentazione stradale in calcestruzzo mostra direttamente i segni dell’usura. Macchie di ruggine, fessure, buche, rotture di bordi, assenza di masticatura nei giunti, rappezzi mal eseguiti e movimenti verticali delle lastre sono alcuni esempi di difetti che è stato possibile osservare e catalogare. Da qui si è potuto progettare una serie di interventi di risanamento dei singoli difetti.
Un’altra misura necessaria riguarda le canalizzazioni delle acque meteoriche presenti. La loro posa risale agli anni di costruzione della strada e, di conseguenza, anche in questo caso si rende necessario un intervento di risanamento. Vi è, infine, una situazione da sanare in corrispondenza di due dei quattro tornanti esistenti, dove si presentano dei problemi di gelo durante i mesi invernali, causa di disagio e possibile pericolo per chi si trova a transitare in quelle zone.
Traffico e gestione dei cantieri
Principalmente la conduzione del traffico è stata definita in modo da avere sempre una corsia aperta al transito per ciascun senso di marcia. Unicamente nel primo tratto il traffico viene gestito con impianto semaforico, vista la limitata larghezza del campo stradale. A livello di lavori è previsto che vengano eseguiti all’interno della stessa fase di risanamento (lastre in calcestruzzo, barriere e canalizzazioni) e successivamente alla posa della nuova pavimentazione.
Estate: priorità ai ciclisti
Nell’imminenza della stagione estiva, il DT ha considerato anche la questione della gestione della mobilità lenta. In questo senso ha predisposto delle misure specifiche da adottare quando, appunto, i ciclisti saranno più numerosi: nei tratti dove la corsia ciclabile non è ancora stata rinnovata, sono in generale previste delle corsie di cantiere un po’ più larghe, così da agevolarne il transito e garantire maggior sicurezza. Nelle fasi, invece, nelle quali non sarà possibile usufruire di questa larghezza, alle biciclette verrà data la priorità di transito rispetto al traffico motorizzato, e ciò grazie alla presenza di un agente sul posto.
*Dal MDD

            
                    	
                



