Mondo, 18 maggio 2023

Nonostante le sanzioni, l'export di petrolio della Russia è al massimo dall'inizio della guerra

Le esportazioni di petrolio della Russia hanno raggiunto il livello più alto dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina in aprile, nonostante le sanzioni occidentali, con un guadagno di 15 miliardi di dollari, ha dichiarato l'Agenzia Internazionale dell'Energia (AIE).

L'organizzazione internazionale con sede a Parigi ha dichiarato nel suo rapporto mensile che le esportazioni russe hanno raggiunto 8,3 milioni di barili al giorno il mese scorso, poiché il Paese non ha messo in atto la sua minaccia di tagliare la produzione di 500.000 barili al giorno. "È possibile che la Russia aumenti i suoi volumi per compensare la perdita di entrate", ha osservato l'AIE.

Nonostante le sanzioni internazionali sul suo petrolio, la Russia sta riuscendo a riorientare le sue esportazioni di idrocarburi verso altri Paesi (Cina, India, Turchia...), ma Mosca "sembra avere qualche difficoltà a trovare acquirenti per il suo greggio e i suoi prodotti petroliferi", si legge nel rapporto.

"Ad aprile, le esportazioni di petrolio russo hanno raggiunto un picco post-invasione
di 8,3 milioni di barili al giorno (compresi i prodotti raffinati), scrive l'AIE, il che rappresenta un aumento delle entrate di "1,7 miliardi di dollari" a 15 miliardi di dollari.

Dopo le sanzioni imposte il 5 dicembre sul greggio russo trasportato via mare, dal 5 febbraio è in vigore un secondo embargo dell'UE sugli acquisti di prodotti petroliferi russi, insieme a un tetto di prezzo per questi prodotti applicato dai Paesi del G7.

Come ritorsione a queste sanzioni il 10 febbraio la Russia ha avvertito che avrebbe ridotto la sua produzione di 500'000 barili al giorno.

Allo stesso tempo, il rapporto evidenzia una "ripresa della domanda cinese superiore alle aspettative" con "un massimo storico a marzo di 16 milioni di barili al giorno" per il Paese asiatico, secondo consumatore di petrolio al mondo dopo gli Stati Uniti.

La domanda globale di petrolio, invece, "dovrebbe aumentare di 2,2 milioni di barili al giorno su base annua nel 2023, raggiungendo una media di 102 milioni di barili al giorno", si legge nel rapporto.

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