L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia ha ulteriormente rafforzato la rivalità tra le grandi potenze e ha reso la Svizzera - sede di molte organizzazioni internazionali - un centro dello spionaggio russo e cinese, secondo il Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC). Nel suo rapporto annuale pubblicato lunedì, il SIC osserva che "la Russia ha distrutto l'ordine di pace basato sulle regole in Europa".
Di conseguenza, "i forum internazionali per la promozione della pace e della sicurezza collettiva, come l'ONU e l'OSCE, hanno perso ancora più efficacia e un nuovo ordine mondiale stabile non è all'orizzonte", analizzano i servizi svizzeri. A ciò si aggiunge la tendenza "verso un ordine mondiale bipolare, segnato dalla rivalità sistemica tra Stati Uniti e Cina".
E così "le attività di spionaggio straniero, soprattutto russo e cinese, continuano a rappresentare una minaccia elevata per la Svizzera". Anche per il suo ruolo di Stato ospite di numerose organizzazioni internazionali, "la Svizzera è uno dei Paesi europei in cui il maggior numero di membri dei servizi segreti russi è dislocato sotto copertura diplomatica".
Il primo mandato della Svizzera nel Consiglio di sicurezza dell'ONU dal gennaio 2023 "accentua la minaccia di spionaggio per gli svizzeri" che lavorano sui dossier del Consiglio di sicurezza. Per forza di cose, diventano bersaglio delle spie, aggiunge la SIC.