Sport, 27 luglio 2023

“Dobbiamo avere fiducia nel Bellinzona di Chieffo”

Andy Schär parla della nuova stagione ed apre il libro dei ricordi

LUGANO - “Quando mio padre mi ha mostrato la pagina del Mattino dedicata a Paolo Righetti e le parole che mi ha riservato (Schär è il mio idolo, ndr) mi sono sentito gratificato e naturalmente felice. Il presidente è un buon amico e con lui abbiamo trascorso bellissimi momenti durante gli anni post fallimento, quando la società è risalita dalla Seconda Regionale alla Lega cadetta”: Andy Schär, simbolo del Bellinzona che fu, esordisce così nell’ intervista che ci ha rilasciato. Con l’ex capitano abbiamo parlato della nuova stagione e naturalmente del suo passato calcistico, abbellito da due promozioni in Lega Nazionale A (1980 e 1986) e da un esperienza memorabile con il Bellinzona dei brasiliani, il Bellinzona dei sogni di Paulo Cesar e Mario Sergio, il Bellinzona dei 17 mila spettatori allo stadio: irripetibile, straordinario, indimenticabile. 


Il nuovo corso: “Il club ha deciso di puntare su un tecnico e su una rosa giovane. Una scelta secondo me azzeccata: Sandro Chieffo ha allenato nei settori giovanili del Grasshopper, dello Zurigo e de Lucerna e quindi può mettere a disposizione ampie conoscenze. Dopo la stagione scorsa, tribolata e difficile, il Bellinzona ha bisogno di una linea e di una filosofia chiara: questa, secondo me, è quella giusta”.


Stagione da dimenticare: “Dopo la promozione in Challenge League, nel club si è fatta largo una grande euforia. E forse abbiamo posto troppo in alto la nostra asticella delle ambizioni. Aver pensato di poter lottare per i primi posti è stato un errore: e così, alla fine, abbiamo dovuto riporre nel cassetto le nostre aspirazioni. Ma non è stata una stagione completamente negativa: abbiamo mantenuto il posto nel professionismo svizzero. Non scontato”.


La dirigenza: “ È fuor di dubbio che Pablo Bentancur abbia dato molto al nostro club. È competente e appassionato. Sono convinto che con lui il club crescerà ancora. Deve avere pazienza, alla fine tutti i suoi sforzi saranno ripagati”.


Il pubblico: “I tifosi granata sono vitali per il club e per la squadra. Abbiamo bisogno di loro come il pane. Vogliamo che il Comunale torni pieno e per far questo la dirigenza e il pubblico debbono essere in simbiosi. Il club ha lanciato qualche iniziativa prima del campionato per unire maggiormente le due parti: alla vigilia del Torneo quadrangolare dedicato ad Augusto Chicherio, alcuni giocatori sono andati al mercato del sabato di Bellinzona a distribuire i volantini di questo evento”.


Ambizioni: “In questo momento è difficile capire il ruolo che potrà avere il Bellinzona nella prossima Challenge League. Abbiamo cambiato molto e non sarà facile essere protagonisti. Mi auguro un torneo tranquillo, con una salvezza raggiunta con una certa celerità. Se Chieffo riuscirà a creare un gruppo solido e unito, beh, allora credo che il Bellinzona potrà stare fra le prime 6/7 squadre del torneo”.


Favoriti: “Anche qui non è facile fare previsioni. Sulla carta il Sion è la squadra favorita. Ma non ci giurerei. E allora dico che anche Aarau, Thun e Wil potrebbero dire la loro al capitolo-promozione. Xamax e Vaduz sono per il momento ingiudicabili”.


Cuore granata: “Sono ACB da tutta una vita. Passione pura. In questo club ho vissuto momenti assolutamente incredibili. La doppia promozione del 1980 e del 1986, dapprima con la squadra dei cosiddetti maestri e poi con la compagine di Pazmandy, che salì in LNA col Locarno. Ma soprattutto sono stato parte attiva di un gruppo fantastico come quello del Bellinzona targato Brasil”.


Fuori categoria: “ Con Paulo Cesar e Mario Sergio abbiamo trascinato tutta una città ad altissimi livelli calcistici ed emotivi. Per qualche mese abbiamo sognato. Poi tutto è finito. Quel periodo resterà sempre nel mio cuore. Bellissimo e spettacolare”.

M.A.

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