Mondo, 05 ottobre 2023

I paesi dell’UE firmano un nuovo accordo sui migranti

Gli ambasciatori dei paesi dell'UE, riunitisi mercoledì a Bruxelles, hanno concordato un accordo per la riforma della politica migratoria europea, nonostante l'opposizione di paesi come Italia, Polonia e Ungheria.

Il regolamento in discussione ha lo scopo di organizzare una risposta europea in caso di un massiccio afflusso di migranti in uno Stato dell’UE, come durante la crisi dei rifugiati del 2015-2016. In particolare, consente di estendere la durata della detenzione dei migranti alle frontiere esterne del blocco.

L'accordo, annunciato dalla presidenza spagnola dell'Ue, dovrà ora essere oggetto di negoziati con il Parlamento europeo. Questo testo, l'ultimo pezzo del “Patto di asilo e migrazione” dell'UE su cui i paesi membri dovevano trovare un accordo, ha incontrato per diversi mesi obiezioni da parte della Germania. A fine settembre è stato trovato un compromesso per ottenere il via libera da Berlino, ma l'Italia ha poi espresso il suo dissenso.

Queste riluttanze si sono concentrate sul ruolo delle ONG che trasportano i migranti in Italia, secondo fonti diplomatiche, con Roma che ha criticato la Germania per aver finanziato diverse ONG umanitarie nel Mediterraneo. La settimana scorsa il capo del governo italiano Giorgia Meloni ha chiesto che queste ONG sbarcassero i migranti nei paesi di cui battono bandiera le loro imbarcazioni.



Alla fine è stato trovato un accordo sulla formulazione di questo punto, consentendo sia all'Italia che alla Germania di aderire al testo. Austria, Slovacchia e Repubblica Ceca si sono astenute, mentre Polonia e Ungheria si sono opposte, secondo una fonte diplomatica.

Il testo prevede, in caso di afflusso “massiccio” ed “eccezionale”, l’istituzione di un regime eccezionale meno protettivo per i richiedenti asilo rispetto alle procedure consuete.

Inoltre estende la possibile durata della detenzione di un migrante alle frontiere esterne dell'UE, fino a 40 settimane, e consente procedure di esame della domanda di asilo più rapide e semplificate per un numero maggiore di esuli (tutti coloro che provengono da paesi il cui tasso di riconoscimento, cioè a dire il tasso di risposta positiva alle richieste di asilo, è inferiore al 75%), per poterli rinviare più facilmente.

L'accordo prevede inoltre l'attivazione rapida di meccanismi di solidarietà nei confronti dello Stato membro che si trova a fronteggiare questo afflusso, in particolare sotto forma di ricollocazione dei richiedenti asilo o di un contributo finanziario.

Guarda anche 

Record di crimini di asilanti: un reato ogni 16 ore in Ticino.

TICINO - Parrebbe che la giovane donna trovata morta quest’estate a Bellinzona fosse stata in passato vittima di abusi da parte di un richiedente l’asilo. ...
16.09.2025
Ticino

Il Lugano non ne indovina più una: anche a San Gallo la stessa storia

SAN GALLO – Sembra un copione già visto, già letto e già recitato, col Lugano in grado di costruirsi palle gol, di calare i ritmi nel secondo t...
14.09.2025
Sport

Dramma per Sudakov, giocatore del Benfica: la casa di Kiev bombardata dai russi

KIEV (Ucraina) – Momenti di paura e di panico per Georgiy Sudakov, centrocampista ucraino del Benfica, che ha condiviso sui social le foto della sua casa a Kiev, ch...
08.09.2025
Sport

Asserviti oltre le previsioni: la Svizzera verso la sottomissione energetica e politica

TRATTATO - La cosiddetta partitocrazia approva a occhi chiusi il trattato di sottomissione alla fallita UE, senza neppure leggere le 1’800 pagine del documento. ...
13.09.2025
Svizzera

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto