Il capo dello scouting dello Young Boys, che in carriera ha vinto una Champions League con il Borussia Dortmund, si aspetta un sfida aperta, anche se il bilancio delle ultime 16 partite a Cornaredo fra le due squadre, da quando cioé Sabbatini e soci sono tornati in Super League (anno 2015), è chiaramente a favore dei bernesi, visto che il Lugano ha perso 10 volte su 16. “Non ho mai dato troppo peso ai dati statistici, ogni partita viene vissuta in modo diverso dalle precedenti. L’attitudine può cambiare”.
Attitudine positiva che non è mancata ai campioni svizzeri nel match di Champions League contro il Manchester City.
Per circa 70 minuti ci avete creduto…
Sapevamo che sarebbe stata una missione quasi...impossibile. E così è stato, anche se faccio i complimenti alla squadra, che ha giocato in modo compatto e generoso e non si è fatta irretire dal possesso palla dei nostri rivali. Siamo sempre stati lucidi, pur in una situazione di evidente inferiorità tecnica. Avevamo di fronte i campioni d’Europa: averli tenuti sulla corda a lungo significa che lo Young Boys ha qualità.
La qualificazione agli ottavi di finale sembra ormai andata.
Manchester City e Lipsia mi sembrano fuori portata. Dovremo dunque concentrarci sul terzo posto, che da diritto alla Europa League. In questo senso la sfida casalinga di fine novembre contro la Stella Rossa Belgrado sarà decisiva.
Dal Manchester City al Lugano.
Siamo in crescita e quindi vogliamo continuare la nostra serie positiva. Dopo il kappaò di San Gallo all’ottava giornata, ci siamo ripresi. Nel big match di sabato scorso contro la capolista Zurigo abbiamo concesso il pareggio giocando un buon calcio.
Che Lugano si aspetta?
Lo conosciamo bene. È una squadra rognosa, che ha buone individualità e che appena può ti castiga. Non bisogna lasciarle campo, altrimenti diventa dura. E poi le dico una cosa: Celar è un gran giocatore, un attaccante del quale dobbiamo diffidare. Senza dimenticare Bottani, un elemento di grande talento. Il Lugano nelle ultime stagioni è cresciuto molto, ad ogni livello: è ormai diventato una delle prime 5 società svizzere.
Nell’ultima sfida a Berna lo avete domato.
Quella partita non fa e non può far testo. A Cornaredo troveremo una squadra bianconera molto aggressiva. E poi viene da tre sconfitte consecutive, Conference League compresa, e vorrà fermare la serie negativa.
RED